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Malagò, "IA e posti di lavoro? Formare professionisti sport"
ANSAcom
In collaborazione con ASC
Presidente Coni a Roma per convegno Asc/Confcommercio su IA
Giovanni Malagò, presidente del Coni - RIPRODUZIONE RISERVATA
ANSAcom - In collaborazione con ASC
"Sarò onesto, le preoccupazioni per
la perdita di posti di lavoro a causa dell'intelligenza
artificiale ci sono. Ma la nostra capacità sta nel saper formare
i professionisti al contesto che cambia, all'utilizzo di
software e programmi che consentano di migliorare il proprio
lavoro". Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, nel corso
del convegno 'Impatto dell'intelligenza artificiale su sviluppo
sostenibile, sport e cultura dell'inclusione' tenutosi questa
mattina presso la sede di Confcommercio a Roma e promosso da
Attività sportive confederate (Asc) e Confcommercio imprese per
l'Italia.
"Più che rischiare di cambiarla, l'IA sta già cambiando la
realtà. Siamo nel pieno di una rivoluzione culturale con
declinazioni infinite: medicina, telemetrica, gestione
arbitrale, scouting, broadcasting", ha evidenziato Malagò. "Ma
ci sarà sempre qualcuno che dovrà colpire una palla, galleggiare
nell'acqua, e qualcuno che dovrà gestire tutti gli aspetti della
preparazione atletica".
Il ruolo dell'intelligenza umana, quindi, rimane fondamentale.
"Ma occorre educare e investire nella formazione dei
professionisti", ha spiegato il presidente del Coni.
"Chiaramente, oggi potrebbe non esserci più la necessità di
percorrere decine, centinaia o migliaia di chilometri per
valutare un calciatore e comprendere se vale la pena investire
su di lui. Si avrà a disposizione una quantità infinita di dati
prestazionali, che potranno addirittura essere comparati con
quelli di altre persone. Ma chi ha responsabilità dirigenziali",
ha concluso, "dovrà adoperarsi per trasformare i professionisti
in modo che sappiano gestire questa mole di dati e prendere
delle decisioni di conseguenza. Questa è la trasformazione che
sarà necessaria".
ANSAcom - In collaborazione con ASC
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