BRUXELLES - Dopo 26 anni, dal prossimo primo gennaio un italiano tornerà a occupare la poltrona non politica più importante dell'Europarlamento, l'unica istituzione europea eletta direttamente dai cittadini. Alessandro Chiocchetti è stato nominato oggi nel nuovo incarico di segretario generale raccogliendo un'ampia maggioranza dei voti espressi dall'ufficio di presidenza del Pe. Attuale capo di gabinetto della presidente Roberta Metsola, Chiocchetti assumerà l'incarico all'inizio dell'anno prossimo prendendo il posto del dimissionario Klaus Welle, il funzionario tedesco nominato segretario generale il 15 marzo del 2009.
Nato a Moena, in provincia di Trento, il 4 novembre del 1968, Chiocchetti si è laureato in scienze politiche all'università di Padova. Al Parlamento europeo il nuovo segretario generale è approdato dapprima come assistente nel biennio '95-96. Nel 2004, dopo aver superato il concorso europeo, è diventato funzionario per poi assumere una serie di incarichi che lo hanno portato, dal 2007, ad essere membro di gabinetto di due segretari generali e poi a occuparsi di questioni legislative guidando un'apposita unità del Pe. Fino al 2017, quando è diventato vice capo di gabinetto dell'allora presidente del Pe Antonio Tajani.
Grande appassionato di montagna e specialista delle procedure legislative dell'Eurocamera, Chiocchetti è stato scelto nell'ambito di una rosa di quattro candidati composta, oltre che da lui, da tre direttori generali del Pe. A votare in favore di Chiocchetti, a quanto si è appreso, anche la vicepresidente del Pe, Pina Picierno. Prima del nuovo segretario generale solo un altro italiano, nella lunga storia del Parlamento europeo, aveva svolto la stessa funzione: tra il 1986 e il 1997 era stato Enrico Vinci a guidare la macchina amministrativa dell'Eurocamera. Tra le cariche apicali nelle istituzioni, oltre a Chiocchetti l'Italia può annoverare anche Stefano Sannino, attuale segretario generale del servizio per l'azione esterna della Commissione europea .
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