Attesa a Bologna per la semifinale di Coppa Italia. Appuntamento con la storia, che in casa rossoblù manca da 51 anni e il tecnico Vincenzo Italiano ha un sogno: "L'ho detto prima della semifinale di andata e ribadisco in questa vigilia: la finale è un traguardo che farebbe felice tutto l'ambiente e sogno di portare 30mila bolognesi a Roma per la finale".
I rossoblù sono un passo avanti. Nella gara d'andata hanno piegato l'Empoli al Castellani per 3-0, con il gol di Orsolini e la doppietta di Dallinga. Tre gol da difendere e la possibilità del turn over in vista dell'appuntamento di campionato di lunedì a Udine. Ndoye e Holm sono diffidati e a rischio squalifica per la finale: "Rischiarli non sarebbe intelligente. A parte loro qualcuno potrebbe rifiatare, ammette Italiano, preannunciando le rotazioni. De Silvestri o il recuperato Calabria a destra, Cambiaghi o Dominguez sulla corsia offensiva.
Probabile anche l'impiego di Erlic al posto di uno tra Beukema e Lucumi, di Lykogiannis per Miranda, di Pobega o Moro per Freuler e di Fabbian al posto di Odgaard. Conferma in vista, invece, dopo la doppietta nella semifinale di andata, per Dallinga. Anche perché Castro è ancora alla ricerca della forma migliore: "Tre giorni fa Santiago era al 50 per cento, oggi è al 55 e in qualche giorno potrà essere al top della condizione, ma non non è ancora in grado di lavorare come dovrebbe. Dallinga all'andata ha fatto due gran gol e contro l'Inter Pavard ha salvato su un'occasione in cui avrebbe dovuto fare qualcosa in più".
Bologna quindi punta dritto al pass per la finale: "Abbiamo l'opportunità di concretizzare il lavoro dell'andata: servirà una partita senza sciocchezze, concentrata".
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