BRUXELLES - "Rinunciare agli obiettivi" verdi "significa rinunciare al futuro, alla nostra sicurezza, alla nostra prosperità, alla nostra ricchezza e, in molte circostanze, alla vita: non possiamo rinunciare agli obiettivi del Green deal". Lo ha detto la vicepresidente della Commissione Ue, Teresa Ribera, in audizione alla commissione Ambiente dell'Eurocamera. "La presidente von der Leyen ha ottenuto il sostegno di questo Parlamento perché tra le altre cose ha detto che avrebbe reso più facile il raggiungimento degli obiettivi e il loro rispetto", ha evidenziato, aggiungendo che l'Ue sta dando "un quadro di riferimento" per "facilitare la definizione della tabella di marcia" e "l'identificazione di ostacoli e opportunità".
"Dobbiamo essere onesti nella valutazione, negare la realtà è l'errore peggiore che possiamo compiere: non stiamo proiettando teorie astratte, non siamo qui per lavorare sulla base di complotti, dobbiamo rispondere tenendo in considerazione la scienza, i dati e i fatti" e "con la consapevolezza che" sulla svolta green "non siamo soli al mondo e ci sono molti Paesi e società che in alcuni casi hanno preso decisioni già da tempo e hanno ottenuto ottimi risultati", anche nel caso delle "auto elettriche", ha aggiunto.
Ribera ha chiesto "per favore" agli eurodeputati di "non chiedere di tornare al passato come se fosse una soluzione per il futuro". "Costruiamo sulla base del mondo reale, dei dati, dei fatti e cerchiamo di essere abbastanza intelligenti da combinare gli strumenti per offrire il massimo per noi stessi e per i nostri figli", ha sottolineato. "Questo è quello che cerchiamo di fare con il Clean industrial deal", ha sottolineato nel suo intervento.
"Ogni singolo Paese membro può decidere come vuole fornire energia alla propria società" e "considerare" le sue "preferenze sociali, i tempi per" l'implementazione delle "diverse tecnologie, il costo delle diverse tecnologie, i requisiti che potrebbero essere importanti", ha detto rivolgendosi agli eurodeputati. La politica spagnola ha poi evidenziato che "la possibilità di contare sulla neutralità tecnologica nella bioenergia è importante, combinata con la disponibilità e il costo di produzione". La Commissione europea, ha spiegato, "promuove il biogas, sappiamo che i biocombustibili possono essere d'aiuto in alcuni settori industriali, in particolare nel trasporto aereo e in alcuni casi su strada, ma è anche importante valutare i costi e le possibili alternative".
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