BRUXELLES - "L'Italia continua a mentire: oggi, durante l'audizione in Commissione Libertà Civili del Parlamento Europeo, abbiamo avuto conferma diretta da Citizen Lab che i giornalisti Francesco Cancellato e Ciro Pellegrino sono stati entrambi presi di mira da uno spyware mercenario". Lo dichiara Sandro Ruotolo, eurodeputato del Pd e responsabile per informazione, cultura e memoria nella Segreteria Nazionale dei Dem, a margine dell'audizione con John Scott-Railton (Citizen Lab), Helen Charles (Meta) e Audrius Perkauskas (Commissione europea), dedicata allo scandalo spyware e all'attuazione dell'articolo 4 del Media Freedom Act. "E nel caso di Cancellato si tratta con certezza dello spyware Graphite, prodotto dalla società Paragon Solutions", afferma l'europarlamentare.
"Gli spyware mercenari non si vendono al mercato nero, ma solo ai governi, è ora che chi ha responsabilità istituzionali dica la verità: o chiarisce che non è stato coinvolto, oppure riconosce ciò che ha fatto e si assume la responsabilità", ha ricordato Scott-Railton.
Ruotolo ha spiegato che "sono in corso analisi anche sul telefono di Ciro Pellegrino, che solo recentemente ha scoperto l'intrusione". "Intanto, il governo continua a tacere. Ma la verità sta emergendo: due giornalisti italiani sono stati spiati illegalmente, e non sono gli unici", ha spiegato ancora. "Sono già centinaia le vittime europee", ha detto lanciando l'allarme. Cinque procure italiane stanno già indagando e l'eurodeputato ha ribadito la richiesta, avanzata insieme ad altri 32 colleghi, di istituire una Commissione d'inchiesta al Parlamento Europeo.
Durante l'audizione, Ruotolo ha chiesto alla Commissione europea quali strumenti abbia per intervenire. La risposta è stata chiara: se verrà accertata una violazione del diritto dell'Unione, la Commissione potrà deferire il caso alla Corte di Giustizia e lo Stato membro potrà essere sanzionato, anche con multe pecuniarie. "Siamo di fronte a una deriva pericolosa: rischiamo di diventare cittadini a sovranità limitata, in un'Europa dove anche una telefonata può fare paura, e se la politica non interviene subito, a pagare sarà la nostra democrazia", ha concluso Ruotolo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA