Serviranno ad ammodernare e creare
nuove infrastrutture di ricerca degli atenei lombardi pubblici e
privati cinquanta milioni di euro che Regione Lombardia ha
deciso di stanziare per un nuovo bando che verrà pubblicato
entro giugno.
In attesa della pubblicazione, la giunta ha approvato i
criteri per selezionare i progetti (che saranno finanziati con
le risorse del programma regionale FESR, ovvero del Fondo
Europeo per lo Sviluppo Regionale Lombardia 2021-2027). Ogni
ateneo potrà presentarne al massimo tre: il finanziamento a
fondo perduto minimo è di 500 mila euro di spese ammissibili,
quello massimo di cinque milioni.
Le infrastrutture legate ad attività prevalentemente 'non
economiche' (dunque senza scopo di lucro) potranno vedersi
riconosciuto l'80% delle spese, fino a un massimo di 3 milioni
di euro; quelle legate ad attività prevalentemente 'economiche'
potranno invece richiedere il rimborso del 50% delle spese, ma
arrivare a un contributo massimo di 5 milioni di euro.
Elemento importante dei progetti dovrà essere da un lato
l'innovazione ma dall'altro l'impatto potenziale sulla
competitività delle Pmi e del sistema della ricerca, mentre
consentiranno do ottenere un punteggio aggiuntivo l'attenzione
alla sostenibilità ambientale e all'uguaglianza di genere.
L'obiettivo "strategico" di questa misura è infatti
rafforzare la competitività stimolando il trasferimento
tecnologico e promuovendo e consolidando la collaborazione tra
accademia e aziende, in particolare PMI.
Tra le infrastrutture già segnalate come necessarie dagli
atenei nelle risposte alla manifestazione di interesse ci sono,
fra l'altro, laboratori per lo studio dell'invecchiamento e per
la produzione di terapie avanzate; simulatori dinamici per la
guida di aeromobili o per la gestione di linee manifatturiere;
progetti di Space Economy; grandi strumentazioni per applicare
le nuove scoperte in ambito di Intelligenza Artificiale. Le
infrastrutture proposte dovranno essere pensate nell'ottica di
un trasferimento delle conoscenze dall'accademia alle piccole e
medie imprese. I progetti dovranno essere realizzati entro 24
mesi, con una eventuale proroga massima di 6 mesi
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