La Commissione europea ha cofinanziato varie strutture di supporto, reti e campagne per affrontare il lavoro non dichiarato e lo sfruttamento dei lavoratori nell’UE. Queste iniziative hanno fornito consulenza e assistenza ai lavoratori distaccati, facilitando la mobilità equa tra gli Stati membri. In oltre 15 anni, più di 50 progetti hanno dimostrato l’efficacia delle reti di consulenza nel supportare i lavoratori mobili. Tuttavia, è necessaria ulteriore ricerca per mappare le migliori pratiche e valutarne l’efficacia.
Un progetto pilota proposto dal Parlamento europeo mira a migliorare la conoscenza sulle reti di consulenza per i cittadini di paesi terzi distaccati nell’UE. Il progetto ha due obiettivi principali:
- Condurre ricerche sul lavoro migrante mobile, valutando le strutture di consulenza esistenti, analizzando le esigenze specifiche dei settori e identificando le migliori pratiche, con particolare attenzione ai settori ad alto rischio come il trasporto su strada, il lavoro stagionale nell’ospitalità, l’agricoltura e l’edilizia.
- Creare e gestire una rete transnazionale di consulenza legata ai sindacati in almeno sette paesi con misure mirate di rafforzamento delle capacità per supportare nuovi centri di consulenza.
I risultati aiuteranno a sviluppare raccomandazioni politiche per migliorare la mobilità equa e la protezione dei lavoratori.
Dotazione finanziaria complessiva: € 1.200.000
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