L''europeista estremista' Roberto Benigni vola alto con la sua orazione civile dedicata all'Ue come "ultima trincea della democrazia" da affidare ai giovani e l'Auditel gli dà ragione: Il Sogno incolla a Rai1, dalle 21.45 alle 24.01, una media di 4 milioni 396mila telespettatori, pari al 28.1% di share. Un ascolto che premia oltre due ore di monologo intenso, una cavalcata nella storia del "più piccolo continente del mondo che ha acceso la miccia di tutte le rivoluzioni", una pagina decisamente insolita per la tv di oggi: nella prima mezz'ora il pubblico resta sempre sopra i 5 milioni, con picchi di 6 milioni e del 31.3% alle 23.59, nei minuti del congedo, mentre il premio Oscar parla della pace universale come esito "inevitabile" e invita a dire agli altri: "siete fratelli".
Un messaggio potente, nel giorno in cui la premier Giorgia Meloni ha preso nettamente le distanze dal Manifesto di Ventotene, citato invece da Benigni come il momento di svolta, quando su questa piccola isola "tre eroi, Spinelli, Rossi e Colorni", concepirono l'idea dell'unità europea. E mentre oggi anche al Senato - dopo la rissa a Montecitorio - si accende lo scontro sulle parole della presidente del Consiglio, lo spettacolo di Benigni divide la politica. Plaude l'opposizione.
"I numeri straordinari delle persone che hanno seguito la riflessione di Benigni sugli Stati Uniti d'Europa, lo spirito di Ventotene e l'amore per il sogno fanno riflettere. E lasciano un sentimento di speranza per il futuro. Grazie Robertaccio per questo show che è un bellissimo atto d'amore verso l'Italia", dice il leader di Iv Matteo Renzi.
"Non poteva esserci risposta migliore alle farneticazioni di Meloni", incalza dal Pd Chiara Braga, capogruppo alla Camera. Sulla stessa linea l'europarlamentare dem Matteo Ricci e la senatrice Iv Daniela Sbrollini. E l'ex ministro e commissario europeo Paolo Gentiloni cita "la lezione civile che ha dato ieri sera Roberto Benigni raccontando chi era Jean Monnet", il politico francese considerato tra i padri fondatori dell'Unione Europa. Sul fronte opposto la maggioranza.
"In assenza di una vera opposizione in Parlamento e in preda a divisioni interne, la sinistra si appella e si riunisce dietro alla solita interpretazione faziosa di Benigni in prima serata su Rai 1 e in Eurovisione - ma non era TeleMeloni? - in cui dipinge il Manifesto di Ventotene come un sogno e una favola", un documento che "è una 'boiata pazzesca'", argomenta da FdI il presidente della commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone.
E il presidente di Noi Moderati Maurizio Lupi punta il dito contro "l'evidente corto circuito nelle opposizioni: da un lato plaudono allo spettacolo, peraltro bellissimo, di Benigni, trasmesso ieri sera su Rai1, dall'altro attaccano ogni giorno la Tv pubblica definendola 'Telemeloni' e gridando alla censura. L'opposizione si metta d'accordo con se stessa, noi facciamo i complimenti ai vertici Rai per la scelta".
La tv pubblica, intanto, con il direttore Intrattenimento Prime Time Marcello Ciannamea, parla di "pagina esemplare del servizio pubblico". Entusiasta Adriano Celentano: "Caro estremista europeo della Valle Italia! Ieri sera sei stato semplicemente grandioso!!!". "È il momento che il sogno diventi realtà. Grazie a Roberto #benigni!", commenta Fabio Fazio.
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