Bayern Monaco-Inter 1-2 CRONACA
"Io nella mia vita ho sempre pensato di avere come qualità migliore la testa. In questo periodo ho pensato che niente e nessuno avrebbe potuto scalfirmi. Quando mi sono trovato di fronte a questa cosa, sinceramente sono rimasto un po' spiazzato. Andavo dritto per la mia strada, ma poi non sono riuscito più a farlo perché ero molto legato a mia nonna". E' un Davide Frattesi commosso quello che, dai microfoni di Sky Sport, fa una dedica speciale dopo aver segnato il gol della vittoria dell'Inter sul campo del Bayern. "E' stata dura, non ero abituato a vederla così, e per me è stata sempre una cosa abbastanza pesante - dice ancora Frattesi -. Stasera c'è pure il suo zampino, sono contento di questo e magari da lassù qualche strillo mia nonna l'ha tirato". Ma cosa rappresenta questa vittoria? "Sicuramente tanto, anche se delle volte veniamo un po' massacrati come per il pareggio di Parma - risponde -. Ci può stare, ma essere su tre fronti è veramente dispendioso. Abbiamo portato a casa un ottimo risultato, adesso dobbiamo tirare fuori tutto quello che abbiamo perché questo finale per noi è troppo importante".

LA PARTITA
Il primo round nei quarti di finale di Champions League è dell'Inter, che batte il Bayern Monaco in Germania grazie a un gol nel finale di Frattesi (dopo che Muller a 5' dalla fine aveva pareggiato il vantaggio nerazzurro di Lautaro) e prova a mettere il primo piede in semifinale. E lo fa con una prestazione di cuore e carattere, soffrendo quando doveva soffrire e pungendo quando doveva pungere, zittendo i 75mila del Bayern Monaco quando sembravano già pregustare la rimonta vincente. Ma tutto si deciderà tra una settimana a San Siro nella gara di ritorno. Nella sfida delle assenze, Inzaghi è costretto a rinunciare anche a Dimarco, con Carlos Augusto titolare dal 1' sulla sinistra. I nerazzurri provano a fare la gara, ma il primo tiro pericoloso è un mancino di Olise che, deviato, si spegne ad un nulla dal palo. L'Inter cerca di rispondere, ma la reazione è tutta in un destro di Calhanoglu dal limite che viene rimpallato.

Il Bayern alza la pressione, mettendo in grande difficoltà la squadra di Inzaghi che passa in apnea sotto la spinta dei padroni di casa. Il protagonista diventa così Sommer, chiamato in causa da Guerreiro e poi rapido ad anticipare il tap-in di Kane. Il portiere svizzero poi è super anche su Olise, rispondendo ancora presente. E quando non ci arriva il numero uno interista, c'è il palo e la scarsa mira di Kane a tenere in piedi l'Inter, visto che l'inglese (dopo un errore da matita rossa di Pavard) da solo davanti alla porta centra solo il palo esterno. La pressione alta dei bavaresi mette i bastoni tra le ruote della manovra interista, ma appena la squadra di Kompany abbassa il pressing, quella di Inzaghi rialza la testa e crea la sua migliore occasione: Barella di tacco lancia Bastoni, tocco per Carlos Augusto che colpisce solo l'esterno della rete a tu per tu con Urbig. E un'altra opportunità viene sprecata poco da Lautaro, messo in porta ancora da Barella, si perde al momento del tiro e viene rimontato da Kim.

È solo questione di tempo, perché dopo un lungo possesso palla l'Inter trova il varco giusto per passare in vantaggio: imbucata di Bastoni, cross dalla sinistra di Carlos Augusto, tacco di Thuram per servire Lautaro che con un esterno destro sotto la traversa sblocca il risultato. Nella ripresa ci si aspetta una reazione dei padroni di casa, ma è invece l'Inter che esce meglio dagli spogliatoi. Lautaro ha due volte la palla per il raddoppio, prima però viene rimontato da Goretzka poi calcia addosso a Urbig. Passata la paura, il Bayern torna ad attaccare sulla spinta dei 75mila dell'Allianz Arena. Ci prova Stanisic con un colpo di testa che si spegne alto, così come un mancino al volo dal limite di Guerreiro. Kompany si gioca anche la carta Muller, con un boato della tifoseria di casa per la leggenda a cui il club non ha rinnovato il contratto, in scadenza al termine della stagione e grande tema di discussione negli ultimi giorni.
I bavaresi continuano a spingere, con un destro di Kane che fa tremare gli oltre quattromila interisti a Monaco e i milioni a casa spegnendosi a lato. Scena che si ripete poco dopo, quando Muller calcia a botta sicura trovando la deviazione della difesa nerazzurra. La squadra di Inzaghi torna in trincea, ancora in apnea, e ci pensa proprio Muller a trovare il gol del pari con una deviazione a pochi passi dalla porta su cross di Laimer. Il Bayern così ci crede e serve ancora Sommer per dire no a un destro dal limite di Kane. Quando tutto sembra girare a favore dei bavaresi, l'Inter però si ricorda di essere una grande squadra italiana e punge come meglio sa fare, tutto in verticale, con Barella che lancia Carlos Augusto: il brasiliano con un cross basso trova l'accorrente Frattesi, che la tocca quanto basta per spingerla in porta. È il gol che vale un pezzetto di semifinale e ora l'Inter ci può credere davvero.
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