"Una lezione di perizia balistica", ovviamente sui calci di punizione, che ha "ferito a morte il Real Madrid". Così la stampa spagnola definisce le prodezze su calcio piazzato con cui Declan Rice ha distrutto ieri sera la squadra di Carlo Ancelotti, che però non molla e crede nell'ennesima 'remuntada' come altre che hanno fatto la storia del Santiago Bernabeu.
Intanto però c'è da celebrare Rice, il centrocampista dell'Arsenal che dopo tre amichevoli giocate nell'Irlanda ha deciso di votarsi alla causa della nazionale inglese e da ieri è il nuovo idolo, se già non lo era prima, dei tifosi dei 'Gunners'.
Il 'Guardian scrive che ieri ha tirato fuori "due cigni neri", ovvero una 'doppia' metafora che indica un evento raro, imprevedibile e dalle conseguenze rilevanti. Definizione azzeccata quella dei cigni neri, perché finora, in 338 partite da professionista il 26enne londinese ex del West Ham non aveva mai segnato su calcio di punizione.
Al match n.339 ne ha 'indovinati' due, e poi in che modo: il primo con pallone improvvisamente 'a giro', alla Maradona, l'altro più di potenza ma con altrettanta precisione e l'effetto giusto per ingannare di nuovo un portiere di valore come Courtois.
Il primo a stupirsene è stato, oltre a un attonito Roberto Carlos tifoso eccellente in tribuna e che di calci di punizione ne ha segnati tanti e in mille modi (perfino uno, alla Francia, tirando da 35 metri e con pallone a 136 km/h), proprio Rice, che prima della magica serata dell'Emirates Stadium aveva calciato 12 punizioni in tutta la carriera, "e ognuna era andata - ha raccontato ieri nel dopopartita - a sbattere contro la barriera o finita oltre la traversa. Invece ora ho vissuto il momento migliore da quando gioco. E pensare che Odegaard mi aveva detto di crossare...poi però Bukayo (Saka ndr) mi ha detto: 'Se te la senti, prova' e, quando ho visto la barriera, non aveva senso crossare. Sono felice di averci provato, è stato magico, sono al settimo cielo, e tra qualche anno mi renderò conto che quello che ho fatto è davvero speciale".
Così invece di Rice sembrava di vedere Juninho Pernambucano per la gioia dei tifosi dell'Arsenal e la disperazione di quelli del Real. E Rice ha vinto il duello con Bellingham, ovvero l'unico calciatore inglese il cui trasferimento è costato più del suo. Per Declan quei 105 milioni di sterline (all'epoca circa 122 milioni di euro) pagati dall'Arsenal al West Ham nell'estate del 2023 erano un fardello sulle spalle, al punto da fargli dire che "quando il trasferimento è stato concluso, ero molto nervoso per via del prezzo. È naturale pensarci. Sei un essere umano comprato per 105 milioni di sterline, e non ti sembra molto normale". Ma quel canto di ieri dei tifosi verso fine partita., "lo abbiamo preso a metà prezzo", per fargli capire quanto vale veramente, è stato una liberazione. Ora è Rice, il virtuoso dei 'piazzati', l'emulo di Juninho, e anche di Zico o Ronaldinho.
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