L'Inter apre al meglio una settimana che potrebbe essere decisiva per la sua stagione, sbarazzandosi del Cagliari a San Siro con un netto 3-1 e tornando a +6 in classifica sul Napoli in attesa della sfida dei partenopei contro l'Empoli di lunedì. Una vittoria che permette alla squadra di Simone Inzaghi di preparare al meglio le prossime sfide, prima il ritorno dei quarti di Champions League contro il Bayern Monaco sempre al Meazza e poi, domenica prossima, il big match contro il Bologna in Emilia. Due gare particolarmente importanti all'orizzonte, con l'Inter che giocoforza ha dovuto anche gestire le energie nel match contro il Cagliari.
A San Siro sono stati infatti sei i cambi per Inzaghi nella formazione titolare rispetto alla squadra vista a Monaco, con il ritorno dal 1' di Dimarco. Proprio l'esterno ispira la prima occasione nerazzurra, lanciando Lautaro che col mancino a tu per tu con Caprile colpisce l'esterno della rete. Ci pensa però Arnautovic a sbloccare il risultato, anticipando anche Lautaro in una azione di forza riuscendo a battere Caprile con un sinistro potente sotto la traversa. L'Inter con pazienza prova a gestire pallone e ritmi, cercando senza esagerare la strada del raddoppio.
L'occasione migliore tuttavia capita al Cagliari, con Piccoli che si invola da solo davanti a Sommer: il centravanti dei sardi non riesce ad approfittare di una scivolata del portiere svizzero, che si rialza e si supera con un gran riflesso sulla conclusione dell'attaccante. La punizione è massima per il Cagliari, visto che, nel più classico del "gol sbagliato, gol subito", subito dopo l'errore di Piccoli Arnautovic si inventa un assist no-look per Lautaro che scavalca Caprile in uscita con un pallonetto per il raddoppio. Un assist geniale che per Arnautovic (cinque gol e due assist nelle ultime otto partite) vale l'abbraccio istantaneo di Inzaghi, a pochi passi dall'attaccante a bordocampo nello sviluppo dell'azione. San Siro trema quando Lautaro va a terra toccandosi la caviglia sinistra, ma il capitano nerazzurro si rialza senza apparentemente avere problemi.
Come troppo spesso le succede, però, l'Inter esce troppo morbida nella ripresa, permettendo al Cagliari di riaprire una partita che sembrava già chiusa. Su cross di Augello, Carlos Augusto lascia indisturbato Piccoli che di testa accorcia le distanze. I sardi ci credono, ci prova anche Mina dalla distanza ma trova la risposta di Sommer. Dall'altra parte, Dimarco prova a svegliare i suoi, con un esterno su lancio di Barella ben parato da Caprile. È l'avvisaglia di quello che sta per succedere, perché sul corner seguente Bisseck stacca in maniera imperiosa sopra Mina e trova di testa il gol del 3-1.
Il Cagliari resta in partita, visto che Sommer è costretto ad un intervento su un tiro-cross di Zortea. E poi è decisivo De Vrij, che salva praticamente sulla riga un mancino a botta sicura di Piccoli. Ma sono solo due lampi isolati, perché i sardi non riescono a creare altri pericoli né hanno la forza per provare un assalto finale. Così l'Inter nel finale si può permettere di far riposare alcuni dei suoi big limitandosi a gestire il possesso palla e iniziando già a pensare alle prossime sfide.
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