"Basta parlare di cattiva
gestione economica e finanziaria del sistema sanitario
regionale: il disavanzo 2024 è legato ad altri fattori,
oggettivi e misurabili, che nulla hanno a che fare con
l'attività della Regione e delle Asl". Dopo giorni di silenzio e
all'indomani della "rissa e del caos creato in commissione
Bilancio dalle minoranze", l'assessore regionale alla Salute
Nicoletta Verì, ex Lega, interviene sull'aumento della
addizionale Irpef a scaglioni di reddito che la Regione dovrà
approvare a stretto giro per coprire il buco della sanità
relativo al 2024.
L'assessore che non era riuscita a parlare neppure nel summit
di maggioranza del 18 marzo scorso quando il presidente ella
Giunta regionale, Marco Marsilio, di FdI, si è reso protagonista
dell'aggressione verbale al consigliere regionale della Lega
Carla Mannetti, non d'accordo con l'aumento delle tasse, difende
a spada tratta il sistema sanitario regionale, a partire dai dg,
nel tentativo di "rimettere ordine nel dibattito sui conto della
sanità". Verì che attacca il centrosinistra reo di aver parlato
solo per motivi elettorali "di voragine dei conti", rivela dati
e motivazioni: il debito da coprire è di 81 milioni di euro e in
questo senso la causa maggiore "è rappresentato dall'aumento dei
costi del personale, che nel 2024 si attesta a 941 milioni di
euro, ben 43 milioni in più rispetto all'anno precedente, legati
agli adeguamenti contrattuali".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA