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ANSAcom - In collaborazione con Regione Valle d’Aosta
"Non è stata una semplice visita ufficiale, ma una due giorni pieni di incontri di lavoro per capire la Valle d’Aosta. Siamo una Regione alpina con autonomia speciale e un regime linguistico particolare e la presidente Kata Tüttő ha ben compreso lo spirito europeista che ci anima, nel rispetto della sussidiarietà. I diversi approfondimenti, legati a come sarà la montagna di domani, hanno visto non solo l’interesse della Presidente, ma anche la dimostrazione di impegni concreti su temi essenziali, come il cambiamento climatico, che ci pone la sfida dell’adattamento con la necessità di mantenere una presenza umana e un’economia fiorente". Lo ha detto l'assessore agli affari europei e alle politiche per la montagna della Valle d'Aosta, Luciano Caveri, al termine della visita della presidente del Comitato europeo delle Regioni, Kata Tüttő. "La presidente - ha poi aggiunto - aveva già avuto l’opportunità di esplorare insieme a noi i temi cruciali legati alle energie rinnovabili e al cambiamento climatico. Il fatto che torni in Valle d’Aosta, in apertura del proprio mandato, è testimonianza di un’attenzione speciale ai territori montani, che non sono solo considerati come aree da proteggere, ma come zone in cui promuovere politiche di adattamento al cambiamento climatico e di sviluppo che tenga conto della presenza umana indispensabile sulle Alpi. Importante è anche, con la presenza di una giovane esponente politica ungherese, cogliere l’occasione per ricordare l’importanza del regionalismo in Europa, della difesa delle minoranze linguistiche e dello scambio di esperienze con attenzione particolare ai giovani". "La presenza della Presidente Tüttõ, in occasione della sessione europea del Consiglio e a ridosso della Festa dell'Europa del 9 maggio, assume un valore simbolico particolarmente significativo - ha concluso il Presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin - tanto più in un contesto internazionale come quello attuale che mette in discussione il ruolo delle democrazie europee e dell'Unione stessa. È l’occasione per ribadire come le Regioni e le autonomie territoriali siano il punto di partenza per un’Unione più vicina ai cittadini, più partecipata e più democratica".
ANSAcom - In collaborazione con Regione Valle d’Aosta
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