ROMA - Tra pochi giorni, dal 4 al 6 aprile, si terrà il 14/o congresso mondiale della Cim, la Confederazione degli italiani nel mondo. La scelta della Tunisia non è casuale - spiegano gli organizzatori - "è un paese amico, inserito nel bacino del Mediterraneo e condivide con noi tanti tratti culturali. È un paese ospitale e proprio in quei giorni ribadiremo alle autorità tunisine, insieme a quelle italiane, la nostra amicizia. Sarà anche un'occasione per ricordare uno degli ultimi statisti italiani, Bettino Craxi, che qui ha concluso l'ultimo tratto della sua vita".
Come ha ricordato il presidente, l'Onorevole Angelo Sollazzo: "la Cim è sempre stata in prima linea nella difesa degli interessi degli italiani che vivono all'estero. Sono orgoglioso di aver raggiunto questo traguardo con tutti i nostri rappresentanti presenti nel mondo. Sarà un congresso di alto livello, nel quale saranno affrontati i temi emergenti a livello internazionale: la centralità dello sviluppo economico, l'indotto agroalimentare, il turismo delle radici, le energie rinnovabili, la valorizzazione dei borghi italiani e tanto altro ancora".
L'Hotel El Mouradi Gammarth di Tunisi in quei giorni si animerà, diventerà un pezzo d'Italia, con tanti tavoli tematici, workshop, interventi di industriali e professionisti, ma non mancheranno gli spettacoli e le cene di gala e le escursioni sul territorio. L'ultimo giorno, poi, si terrà l'elezione degli organi statuari. Come ha ribadito il vice presidente Salvo Iavarone, "tutte le persone che da sempre lavorano al progetto Cim, contribuendo ogni giorno a consolidarne la leadership.
Nello specifico ringrazio tutti coloro che si sono spesi, in ogni modo e al di là del ruolo ricoperto, nell'organizzazione di un congresso così complesso, che vuole segnare una linea di continuità con un passato culturalmente ricco, che ha visto il nostro Paese tra i primi al mondo. Per una leadership siffatta hanno contribuito in modo determinante anche i nostri connazionali, oltre ottanta milioni, che vivono all'estero. Questa linea di continuità tracciata non avrà fine, perché speriamo porti a nuovi traguardi".
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