TUNISI - "La lotta all'immigrazione irregolare supera la capacità di qualsiasi singolo Paese da solo, anche se possiede tutte le risorse umane e materiali necessarie". Lo ha detto il ministro dell'Interno di Tunisi, Khaled Nouri, partecipando al summit "Border Security: Organized Crime in Migration" a Londra, sottolineando l'importanza di unificare gli sforzi internazionali e rafforzare i meccanismi per la cooperazione congiunta tra Paesi e organizzazioni internazionali efficaci". Lo riposta lo stesso ministero dell'Interno tunisino su Facebook.
Nouri ha ribadito Londra l'appello della Tunisia per un approccio basato sulla partnership e sulla condivisione degli oneri tra tutte le parti interessate, garantendo al contempo il rispetto dei principi universali dei diritti umani e delle convenzioni internazionali per mitigare questo fenomeno. Il ministro ha anche sottolineato la necessità di affrontare le cause profonde che contribuiscono alla diffusione dell'immigrazione irregolare, in particolare le disparità di sviluppo tra Paesi di origine e di destinazione, e ha discusso di come rafforzare la cooperazione nella lotta ai reati legati all'immigrazione irregolare, in particolare quelli che comportano l'interruzione dei flussi finanziari.
A margine del vertice, Nouri ha incontrato il segretario di Stato britannico Yvette Cooper, il ministro di Stato per la sicurezza delle frontiere e l'asilo Angela Eagle, il ministro dell'Interno italiano Matteo Piantedosi, quello iracheno Abdul Amir Al-Shammari, l' austriaco Gerhard Karner, il francese Bruno Retailleau, il nigeriano Olubunmi Tunji-Ojo e il sottosegretario di Stato parlamentare per il Medio Oriente, il Nord Africa, l'Afghanistan e il Pakistan Hamish Falconer.
All'evento partecipano delegazioni di 46 paesi, tra cui 37 ministri, nonché organizzazioni regionali e internazionali come l'Unione Europea, il Consiglio d'Europa, l'Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine e rappresentanti di piattaforme di social media (X, Meta e TikTok). Il summit è una piattaforma per i partecipanti per discutere e rafforzare i meccanismi per un'azione congiunta per combattere l'immigrazione irregolare e affrontare i reati transnazionali ad essa associati.
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