"Finalmente si parla di acqua, ma
non riusciamo ad intravvedere soluzioni vere al problema, mentre
occorrono concretezza e immediatezza". E' il commento della
Coldiretti Basilicata alla seduta del Consiglio regionale
dedicata, ieri, "alla grave crisi idrica che interessa il nostro
territorio".
"Abbiamo sentito parlare di 'emergenza che verrà' - ha
sottolineato il presidente dell'organizzazione agricola lucana,
Antonio Pessolani - ma si tratta di un problema che già esiste e
per di più da molto tempo e noi della Coldiretti abbiamo chiesto
subito e da tempo di predisporci la crisi proprio perché quello
agricolo è il settore maggiormente colpito. Nonostante gli
sforzi, come ad esempio quello delle prenotazioni irrigue di
colture primaveril-estive nella misura del 50 per cento attuato
dal Consorzio di Bonifica, servono altri interventi, perché le
aziende non riescono a programmare, con gravi danni economici
per tutto il comparto e sulle domande per i contributi Pac,
risorse che questa regione rischia di perdere".
La Coldiretti lucana "evidenzia anche la questione relativa
alla perforazione di nuovi pozzi per l'approvvigionamento di
acqua. Non riusciamo a sapere a che punto è l'iter, i tempi e i
costi di questi interventi annunciati e attesi dagli
agricoltori". E per Pessolani "ben venga la buona volontà, ma è
necessario ed urgente calare sul territorio le soluzioni
immediate perché l'agricoltura non può più aspettare. Quella
raccontata nelle aule delle politica e delle istituzioni è una
realtà ben diversa da quella di chi vive quotidianamente nei
campi e nelle aziende zootecniche. A preoccupare la Coldiretti
della Basilicata è anche "l'indebolimento della struttura
regionale, alle luce delle decisioni annunciate nelle scorse
ore. Le difficoltà in essere in questo momento di programmazione
dei fondi europei necessitano di un'attenzione continua e non
di un allentamento, considerata già la complessità delle
questioni", ha concluso Pessolani.
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