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Fiom, a Stellantis Melfi altri 500 incentivi all'esodo

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Fiom, a Stellantis Melfi altri 500 incentivi all'esodo

'Rischio di svuotamento dello stabilimento sempre più concreto'

POTENZA, 07 maggio 2025, 15:13

Redazione ANSA

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"A fronte della dichiarazione da parte dell'azienda" per Melfi (Potenza) "di ulteriori 500 uscite incentivate e di 250 lavoratori in prestito presso altri stabilimenti, la Fiom Cgil ha chiesto a Stellantis garanzie sul turn over dei lavoratori". Così la segretaria generale della Fiom Basilicata, Giorgia Calamita, a margine di un incontro con i dirigenti della fabbrica. "Con queste prossime uscite - ha aggiunto - la forza lavoro nello stabilimento si riduce ulteriormente, passando da 5.361 dipendenti a 4.861: il rischio quindi di uno svuotamento di Melfi si fa sempre più concreto nonostante gli annunci dei nuovi modelli".

   

"La Fiom Cgil - ha proseguito Calamita - firmerà accordi su uscite incentivate esclusivamente a fronte di un chiaro progetto di ricambio generazionale, ciò affinché lo stabilimento non venga ulteriormente svuotato e perché venga garantita la produzione e la sicurezza sulle linee. Abbiamo ulteriormente rivendicato la richiesta di una integrazione salariale a fronte del  crescente ricorso alla cassa integrazione. Serve - ha continuato la rappresentante sindacale - equità nella turnazione e un miglioramento generale delle condizioni di salario e di lavoro. Rispetto alla produzione dunque abbiamo chiesto volumi produttivi e certezze, trasparenza sul cronoprogramma per conoscere con esattezza la capacità occupazionale a fronte dell'uscita dei vecchi modelli e l’ingresso dei nuovi".

   Al tavolo la Fiom Cgil ha inoltre "sollevato preoccupazioni sulla componentistica in quanto le ricadute occupazionali sull’indotto sono già drammatiche. L'incertezza sul futuro occupazionale è un tema di cui Stellantis è  responsabile e dovrà farsene carico. L’azienda non ha dato nessuna risposta alle domande poste sul futuro produttivo e occupazionale, sostenendo che è tutto legato alla domanda e al mercato e a come quest'ultimo risponderà rispetto ai nuovi modelli che però ancora tardano a vedersi. Come Fiom riteniamo servano anche produzioni mass market per garantire al contempo volumi e tenuta occupazionale", ha concluso la segretaria lucana.


   

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