/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Clan e droga, arresti nel Napoletano

Clan e droga, arresti nel Napoletano

Operazione dei Carabinieri contro il clan Amato-Pagano

NAPOLI, 07 dicembre 2020, 15:27

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Referenti del clan, gli Amato-Pagano, e componenti di un'associazione specializzata nel traffico di droga: c'è questo dietro gli arresti di Antonio Manna, 45enne di Melito di Napoli, Barbato Emanuele, 22enne di Melito di Napoli - entrambi destinatari della custodia in carcere - e Bennardino Matteo, 33enne di Giugliano in Campania, destinatario della misura degli arresti domiciliari.
    Manna e Barbato, insieme ad altri soggetti in via di identificazione, sono stati ritenuti gravemente indiziati del reato di associazione finalizzata al traffico di sostanza stupefacente, aggravata dal metodo e dalle finalità mafiose, mentre al Bennardino è ascritto il reato di detenzione ai fini di spaccio di ingenti quantitativi di hashish. Le indagini, che sono scaturite dalle dichiarazioni da parte di due fratelli (entrambi indagati nello stesso procedimento), figli della compagna di un collaboratore di giustizia ex affiliato al clan Mallardo, hanno evidenziato, anche grazie ai successivi riscontri investigativi forniti dalle attività di intercettazione telefoniche, l'operatività del gruppo criminale e del suo capo Antonio Manna che, quale referente del clan "Amato - Pagano", aveva posto in essere diverse condotte finalizzate alla costituzione dell'associazione capace di movimentare, nel periodo oggetto delle investigazioni, almeno 112 kg tra hashish e marijuana. In particolare, l'attività investigativa ha permesso di accertare che i fratelli, che all'interno del sodalizio erano incaricati di custodire la droga, ne avevano venduta una parte, senza l'autorizzazione del sodalizio, al Bennardino, sparendo poi dalla circolazione.
    A seguito di ciò, Emanuele Barbato, deve rispondere anche del reato di sequestro di persona: ha sequestrato per alcune ore un amico per farsi rivelare dove si fossero nascosti.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza