"Il 25 ottobre scorso, dopo tre
anni di indagini preliminari intense, avviate in origine per
fatti legati all'emergenza Covid-19, il gip del Tribunale di
Napoli Fabrizio Finamore, accogliendo la richiesta del sostituto
procuratore Simone de Roxas, ha disposto l'archiviazione del
procedimento promosso nei confronti di Antonio Limone, direttore
generale dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del
Mezzogiorno, e di altri 15 indagati per una serie di reati che
vanno dalla turbativa d'asta al peculato ed al falso materiale e
ideologico". Lo rende noto un comunicato dell'Istituto
Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno nel quale si
ricorda che sono passate al vaglio della Sezione II - Pubblica
Amministrazione della Procura di Napoli "oltre 2000 pagine di
documenti e atti acquisti dal Reparto Operativo dei Carabinieri
del Comando Provinciale di Napoli durante i tre anni di
indagini. Il sostituto procuratore ha ritenuto che una
valutazione prognostica delle risultanze delle indagini in
proiezione processuale non avrebbe fatto che propendere per una
futura assoluzione per tutti gli indagati per insussistenza del
fatto di reato (ovvero, le risultanze delle indagini, in vista
di un eventuale rinvio a giudizio, avrebbero fatto propendere
per una futura assoluzione degli indagati per insussistenza del
fatto di reato)".
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