Sono accusati di far parte di una
associazione a delinquere finalizzata al compimento di furti
aggravati e ricettazione. Personale della Polizia di Stato ha
eseguito una ordinanza di applicazione di misure cautelari
emesse dal gip di Napoli, su richiesta della Procura della
Repubblica di Napoli, nei confronti di dieci persone.
Ai provvedimenti restrittivi (nove misure di custodia
cautelare in carcere ed una dell'obbligo di presentazione alla
polizia giudiziaria) si è giunti a seguito delle indagini
scaturite dall'arresto, il 27 aprile 2020, di quattro persone di
etnia rom ritenute responsabili della morte dell'agente scelto
della Polizia di Stato Pasquale Apicella, deceduto a seguito del
violento impatto con un'autovettura rubata sulla quale
viaggiavano i quattro durante un inseguimento
A seguito dello sviluppo delle indagini, condotte dagli
agenti della Squadra Mobile di Napoli e del compartimento della
Polizia stradale per la Campania e la Basilica, relative a tale
omicidio, si è ricostruita l'esistenza e l'operatività di un
sodalizio criminoso, composto prevalentemente da persone di
etnia rom residenti nel campo nomadi "Ponte Riccio" in Giugliano
in Campania, accusate di di furti commessi su auto in sosta
presso centri commerciali e stazioni di servizio nelle province
di Napoli e Caserta.
Dalle indagini è emersa una rigida ripartizione dei ruoli tra
i membri dell'organizzazione: nello specifico, oltre a coloro
che compivano materialmente i furti, vi erano altri incaricati
di effettuare i sopralluoghi nelle zone individuate, altri che
si occupavano del reperimento dei veicoli da utilizzare in
occasione delle azioni criminose, nonché al potenziamento dei
relativi motori; altri ancora che si occupavano delle attività
di ricettazione successive.
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