Lo sport come strumento utile a
prevenire bullismo e cyberbullismo tra gli adolescenti: è il
messaggio contenuto nel progetto 'Campioni di Vita' realizzato
dall' Osservatorio Nazionale Bullismo che prevede anche una
somministrazione di questionari in forma anonima nelle scuole,
la raccolta e lo studio dei dati. L'iniziativa, presentata nella
Sala dei Baroni al Maschio Angioino, si rivolge alle V classi
delle scuole primarie, scuole secondarie di primo e secondo
grado e ha visto la partecipazione del direttore dell'Ufficio
Scolastico Regionale, Ettore Acerra e del presidente
dell'Osservatorio, Luca Massaccesi, dell'assessora
all'Istruzione e alle Famiglie del Comune di Napoli, Maura
Striano. Un progetto che coinvolge scuole in tutta Italia e ora
approda anche qui a Napoli e in Campania.
L'Osservatorio Nazionale Bullismo e Disagio Giovanile, in
collaborazione con oltre trenta partner ha creato l'Accademia
dei Campioni che si occupa di informazione e prevenzione sul
tema del disagio e del bullismo. Oltre venti Campioni del Mondo
e Campioni Olimpici dei Gruppi Sportivi della Polizia di Stato,
Carabinieri, Esercito, Marina Militare, Guardia di Finanza,
Polizia Penitenziaria, Aeronautica e Stato Maggiore della Difesa
sono i testimonial del progetto 'Campioni di Vita'.
Non solo bullismo e cyberbullismo, ma anche disturbi alimentari
e uso non corretto dei social saranno i temi trattati
dall'Accademia - è stato evidenziato - e in ogni lezione un
esperto del Comitato Scientifico accompagnerà la discussione dei
Campioni fornendo dati, consigli e attività di prevenzione.
"Questo progetto nasce grazie al Coni e ai tanti campioni
sportivi che hanno prestato la loro immagine per il progetto
'Campioni di Vita'. Per parlare ai ragazzi e sapere che azioni
proporre anche nel prossimo anno, abbiamo preparato questionari
che, in forma anonima, saranno erogati in tutte le scuole in
Italia: vogliamo capire quanto usano il telefonino, come usano
lo smartphone, come vivono lo sport perché noi siamo dell'idea
che lo sport aiuta ad avere una percezione più importante della
vita e del percorso che devono fare" ha detto il presidente
dell'Osservatorio Nazionale Bullismo, Luca Massaccesi "I dati ci
dicono che il bullismo e il cyberbullismo sono in crescita, e il
disagio è sempre più crescente. Stiamo lavorando con gli
ospedali e ci dicono che gli ingressi per atti di autolesionismo
di ragazzi sono decuplicati soprattutto dopo il covid"
Al termine del percorso, gli alunni partecipanti diventeranno a
loro volta tutor per i propri colleghi. E per comprendere
meglio le tematiche del bullismo e del disagio giovanile, sarà
realizzata una raccolta dati su adolescenti con età compresa tra
gli 11 e i 19 anni, V elementare, ultimo anno superiori,
attraverso la somministrazione di questionari con raccolta e
studio dei dati.
"Grazie al supporto dell'Ufficio Scolastico Regionale abbiamo
intercettato e coinvolto tutte le scuole della Campania alle
quali sarà inviato un questionario, i cui dati saranno elaborati
dall'Osservatorio Nazionale sul Bullismo" ha spiegato
l'assessora all'Istruzione e alle Famiglie Maura Striano
"Contestualmente partirà un percorso di formazione per ragazzi
delle scuole, col supporto di testimonial importanti soprattutto
figure rilevanti nell'ambito dello sport perché lo sport è uno
strumento che consente ai ragazzi di acquisire consapevolezza,
energia, fiducia in se stessi. I ragazzi formati poi
diventeranno tutor e accompagnatori per altri ragazzi della loro
scuola e del loro territorio".
All'evento il direttore dell'Usr Ettore Acerra: "Si tratta di un
fenomeno che ha livelli di complessità e criticità soprattutto,
riferiti al cyberbullismo, molto grossi. La preoccupazione è
quella dell'uso incontrollabile degli strumenti social, contro
il quale si può lavorare solo sulla prevenzione. Le scuole in
questo campo hanno le strutture, gli strumenti, per intervenire
ma non bisogna mai abbassare la guardia".
Acerra ha parlato dell'importanza di una alleanza educativa con
le famiglie perché - ha spiegato "Molto spesso l'aspetto sul
quale bisogna lavorare di più è proprio la condivisione con le
famiglie per marciare nella stessa direzione; quindi l'alleanza
scuola famiglie e la corresponsabilità educativa costituiscono
un fattore assolutamente indispensabile". All'evento presenti
anche le scuole(ANSA)
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