Recupero del patrimonio costituito
dal verde pubblico nelle periferie di Napoli con il
coinvolgimento delle attività del terzo settore e delle forze
imprenditoriali sane della città. È il progetto del Comune di
Napoli presentato nel convegno "Un parco al posto del degrado"
ospitato, inform auna nota, nella sede di Banca Fideuram che
sarà realizzato dall'Assessorato alla Salute e al Verde con la
collaborazione dell'Associazione F.A.S.T. "Farmacisti Attivi sul
Territorio, Un Futuro Migliore per Tutti" e in sinergia con
l'associazione ambientale GEA Ets Aps e con il Centro Ester. Nel
corso della presentazione, l'assessore alla Salute e al Verde
del Comune, Vincenzo Santagada, il presidente di FAST, Pietro
Carraturo, il presidente di GEA, Roberto Braibanti, Ivana
Petrone per il Centro Ester e Fabrizia de Magistris di Banca
Fideuram, hanno messo a fuoco gli obiettivi del piano di
intervento e le strategie utili per la raccolta dei fondi
necessari per dare avvio al progetto in discussione.
"Con questo progetto si vuole favorire il partenariato fra
pubblico e privato per il recupero di spazi verdi da restituire
alla piena fruibilità dei cittadini. Si tratta di un impegno di
cooperazione che prevede il coordinamento centrale della parte
pubblica" ha spiegato l'assessore Santagada. "Le periferie
vengono dipinte come terre di confine con la classica
rappresentazione da Far West di terra bruciata. Noi questa terra
e questo verde li vogliamo far rivivere e ci conforta
l'esperienza accumulata in questi anni di presenza costante al
fianco della popolazione nelle zone più disagiate, che ci
racconta di cittadini che non si arrendono e che sono disposti
anche a dare una mano per migliorare le condizioni generali di
vita dei propri quartieri" ha aggiunto Pietro Carraturo. Roberto
Braibanti, presidente di Gea Ets Aps, ha messo in evidenza come
nell'era del cambiamento climatico il recupero di aree boscate
sia ormai alla base di ogni piano urbanistico nelle maggiori
città del mondo. "Basta guardare Parigi, Vienna, Valencia o
Londra per capire come questa sia la risposta più immediata e
più facile ai grandi problemi che il cambiamento del clima sta
portando nelle nostre città" ha commentato.
Tutte le realtà intervenute al confronto nella sede di Banca
Fideuram hanno una propria caratterizzazione per l'assistenza
sociale sul territorio, compresi quelli più complessi della
periferia napoletana dove anche il recupero del verde può
rappresentare un elemento decisivo di rilancio sociale. Fra
questi anche il Centro Ester che, ha spiegato il patron Pasquale
Corvino" sostiene, oltre ai propri progetti sportivi e sociali
nell'area di Napoli Est, anche iniziative come questa a supporto
di territori che necessitano di interventi di riqualifica,
soprattutto quando si tratta di bambini, ai quali il centro
dedica particolare cura ed attenzione". "Abbiamo accolto con
piacere l'invito anche con Social Center Village, associazione
di terzo settore che supporta nel sociale, sul territorio, le
attività che il centro sportivo pone in essere", ha aggiunto la
safeguarding del Centro Ester, Ivana Petrone. Il sostegno
all'iniziativa da parte privata potrà avvenire attraverso
donazioni libere deducibili dal reddito effettuate sia con
bonifico che con il crowdfunding organizzato da Gea.
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