Per contrastare denatalità,
emigrazione e invecchiamento che prefigurano solitudine,
scomparsa e possibile oblio di un'area come la Valle Vitulanese,
nel Sannio, che presenta caratteristiche peculiari in termini di
patrimonio naturale e culturale oltre che di tradizioni
enogastronomiche occorre cambiare paradigma e mettere in campo
azioni concrete che vedano cittadini e associazioni impegnarsi
per superare il campanilismo, per ragionare e agire con le
risorse e la forza dell'insieme e concorrere a declinare e
rendere conosciuta l'identità - ovvero le qualità e le
peculiarità - del territorio e mappare e far conoscere i tesori
in parte nascosti che lo rendono attrattivo. E' questo il
messaggio principale lanciato in occasione della presentazione
della 'Festa dell'Annunziata' in programma il 5 e 6 aprile
nell'area antistante la Basilica SS. Annunziata e S. Antonio di
Vitulano (Benevento). "Una festa per tutta la Valle, di
partecipazione e di comunità" come ha detto il presidente del
Comitato, Mario Buono, richiamando lo slogan della
manifestazione nel corso della presentazione alla quale sono
intervenuti fr. Izaias Rosa da Silva, guardiano della
'fraternità' di Vitulano, Raffaele Scarinzi, sindaco di
Vitulano, lo studioso Carmine Meoli (centrale la sua relazione
sul tema 'La valle insieme: patrimonio culturale e naturale per
valorizzare e tramandare nel tempo'), don Giovanni Rossi,
parroco di Campoli del Monte Taburno e Tocco Caudio ('Le Feste
dei Santi della Valle'), Gennaro della Marca, dirigente
dell'Istituto Comprensivo Statale 'Padre Isaia Columbro' ('La
formazione scolastica dei ragazzi della valle'). Il dibattito è
stato moderato dal giornalista Angelo Cerulo.
Sono 6 i Comuni coinvolti nell'area per poco meno di 13mila
abitanti: Campoli, Castelpoto, Cautano, Foglianise, Tocco Caudio
e Vitulano. "Un patrimonio naturale e immateriale in parte
inesplorato - ha detto Meoli - che va agganciato ai pur lievi
segnali di crescita del Paese". In questo quadro è
indispensabile promuovere e prendere parte a soggetti,
organizzazioni, associazioni, sondaggi e iniziative per
perseguire obiettivi comuni. "Per le attività di ricerca di
opportunità di salvaguardia del patrimonio e di sviluppo locale
si avverte la mancanza di un agente promotore - è stato ancora
rilevato - l'ipotesi di costituire un'associazione come 'La
Valle insieme' merita approfondimenti e un confronto esteso ai
cittadini dei sei comuni. Nel frattempo quale passo preliminare
si può pensare alla creazione di un Centro ricerca e studi. Fra
le iniziative concrete già realizzate: il lancio di un logo 'La
Valle insieme' con la immagine di un cerchio (La Valle) formato
da sei persone stilizzate (i 6 Comuni) che si tengono per mano
(Insieme) e con un fondo verde per richiamare il colore
dominante del paesaggio locale; un primo programma di tornei
sportivi mirati a coinvolgere i giovani dei diversi comuni in
competizioni dilettantistiche; la pubblicazione del secondo
calendario delle feste religiose della Valle; il rilancio di
tradizioni quale quella della 'Cupeta' (torrone, il 'dolce degli
innamorati) e il gioco della 'Palla di Zazzà'; un coro che
recupera anche qualche canzone popolare a rischio di oblio.
Ora è indispensabile, è emerso, riempire il vuoto
organizzativo e dare continuità per condividere peculiarità e
caratteristiche per declinare l'identità della Valle, svolgere
indagini e incontri per trovare risposte ai bisogni di servizi
ei infrastrutture, mappare e catalogare beni artistici, beni
devozionali e memorie lapidee della Valle, avviare raccolta di
tradizioni, memorie orali, scritte di immagini e strumenti di
lavoro o di uso quotidiano, monitorare opportunità di incentivi
allo sviluppo locale e alla residenzialità, coinvolgere le
associazioni dei giovani.
Nel programma della kermesse del 5 e 6 aprile, oltre al
programma religioso, la scoperta delle eccellenze della zona e
l'opportunità di rivivere il gioco della 'Palla di Zazzà',
esibizioni musicali con l'artista Gitano e l'associazione 'Arte
nostra' che propone Messa da Requiem (concerto per soli, coro e
orchestra, compositore e direttore Cosimo Fuggi). Il ricavato
della vendita della Cupeta e della Palla di Zazzà sarà devoluto
in beneficenza dal Comitato in favore dei frati per i 'Panieri
della solidarietà' destinati alle famiglie bisognose.
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