La Corte di Appello di Napoli (VIII
sezione penale) ha rinviato al prossimo primo aprile la
decisione sulla consegna all'autorità giudiziaria belga di Lucia
Simeone, la collaboratrice del parlamentare europeo di Forza
Italia Fulvio Martusciello, colpita da un mandato di arresto
europeo emesso dalle autorità giudiziarie belghe nell'ambito di
un'inchiesta incentrata su un presunto giro di tangenti versate
ad alcuni politici affinché si spendessero in sede Ue,
attraverso una missiva, per favorire il colosso cinese Huawei
sul 5G. La decisione è legata alla richiesta dei legali di
Simeone, gli avvocati Antimo Giaccio e Claudio Pollio, di
acquisire e prendere atto della traduzione dal francese
all'italiano del mandato di arresto europeo emesso dalla procura
belga e notificato la scorsa settimana a Lucia Simeone.
La segretaria di Martusciello è accusata di avere ricevuto
mille euro per corrompere altri euro parlamentari allo stato non
identificati. Gli avvocati hanno anche chiesto che l'indagata
venga sottoposta a una visita medica e indicato il
professionista che potrebbe recarsi a casa della Simeone a
Ercolano per effettuare i controlli.
Oggi Luciana Simeone, 47 anni, ha rinunciato ad essere in
aula a causa delle sue condizioni di salute.
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