"Noi speriamo che il tema del
superamento del piano di rientro sia un tema che possa riportare
centrale il cittadino campano, che ha diritto a un livello di
assistenza degno di nota e quindi con minori vincoli per il
fatto di essere in piano di rientro e con un'erogazione di
servizi migliori per i cittadini". Lo ha detto il
sottosegretario alla salute Marcello Gemmato a margine
dell'evento "Aura Neapolis" di FdI a Napoli, riferendosi alla
riunione prevista l'11 aprile al ministero sulla richiesta della
Campania di uscire dal piano di rientro in sanità.
Gemmato ha sottolineato che "da un lato l'introduzione del
coefficiente di deprivazione nella suddivisione del Fondo
Sanitario Nazionale ha portato la Campania ad avere in due anni
176 milioni di euro in più. Inoltre un nuovo coefficiente di
riparto del cosiddetto payback farmaceutico da parte
dell'industria ha portato soltanto per il 2024, ulteriori 50
milioni di euro. Il Governo ha fatto quindi tutto ciò che poteva
fare, con fondi che immagino possano andare sulla strada in cui,
al di là di tutto, il cittadino campano possa avere un livello
di assistenza sanitaria degna di nota come la hanno in tutto il
resto d'Italia. Finora una certa direzione di spesa in Campania
l'ho vista quando, con soldi pubblici, ha fatto affiggere dei
manifesti nei quali accusava il Governo delle liste d'attesa.
Una follia, perché la governance sanitaria è in mano alle
Regioni".
Il sottosegretario ha parlato anche di una politica sanitaria
regionale che possa frenare l'emigrazione di tanti pazienti
campani: "Io sono pugliese - ha detto - e quindi è un tema che
riguarda anche la nostra regione. Il diritto alla salute passa
anche dal poter avere la libertà di poter scegliere di curarsi a
casa propria o altrove per libera scelta, magari perché si vuole
una seconda opinione. Ma il paziente non può essere indotto a
farlo perché - qui in Campania o in Puglia - non vengono erogati
determinati servizi sanitari. E' una battaglia storica che il
nostro Governo può portare a termine e immagino che con l'aiuto
puntuale che noi stiamo dando alle Regioni, possa essere un
obiettivo raggiungibile nella misura in cui le Regioni però si
mettono in sintonia con quello che sono gli orientamenti e i
consigli sulle dotazioni economiche che il Governo dà alle
Regioni".
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