"Non mi servono rassicurazioni. So
di dipendere dai risultati", schietto e diretto come sempre,
Sergio Conceiçao rivendica il suo carattere solido e
consapevole, negando di aver bisogno di avere rassicurazioni sul
proprio futuro. Il portoghese sa che senza quarto posto, il suo
destino è segnato. "Io non ho bisogno di rassicurazioni sul
futuro. Io devo lavorare. Non ho questa debolezza - racconta
alla vigilia della sfida contro il Napoli - di aver bisogno di
rassicurazioni. Io dipendo dai risultati. Se no sembro un
bambino che ha bisogno che il papà gli dica che va tutto bene".
Non teme quello che sarà, Conceiçao si dice concentrato sul
finale di stagione. Meno di due mesi per decidere il suo futuro
e la prossima annata rossonera, se sarà con o senza l'Europa che
conta. La matematica ancora non condanna, ma l'impresa è ardua.
"Se non ci credessi non sarei qui", assicura Conceiçao.
Anche a Napoli i tre punti sono d'obbligo, come lo sono per
la squadra di Conte che è in lotta per lo scudetto. "A me piace
sfidare i migliori e noi sfideremo una tra le migliori d'Italia.
Troveremo un Napoli di qualità, a immagine del suo allenatore,
con intensità e aggressività. Con una punta che sa fare la
sponda, Raspadori che si mette dentro. McTominay che si
inserisce... sappiamo quello che fanno - assicura l'allenatore
rossonero -, come costruiscono. Ci andiamo preparati, ma
guardando la nostra squadra, e creeremo difficoltà".
Conceiçao assicura di aver studiato alla perfezione il gioco
di Conte. Allenatore spesso accostato, per carisma, al tecnico
rossonero. E' il primo confronto tra i due, dopo tante partite
con gli scarpini ai piedi. "Il paragone forse è per la passione
che abbiamo nel fare il nostro lavoro. Siamo appassionati, con
la famiglia, gli amici, il lavoro. Siamo appassionati della
vita. Ma non sono il Conte portoghese - puntualizza -, ci ho
giocato contro come giocatore, lui nella Juve, io nella Lazio o
nel Parma. Ci siamo affrontati tante volte. E' una gara
difficile, contro una squadra a tre punti dal primo posto. E'
importante, possiamo arrivare dove vogliamo noi e per questo è
importante il risultato di domani. Vogliamo vincere, sapendo le
qualità dell'avversario".
Conceiçao assicura di non voler fare calcoli in vista del
derby d'andata di Coppa Italia di mercoledì sera a San Siro. I
quindici nazionali con cui non ha potuto lavorare a pieno,
stanno bene e sono a disposizione. Non c'è bisogno quindi di
tutelare chi è sceso in campo nel doppio impegno con la propria
nazionale. "Io penso, per la mia esperienza, che se prepariamo
due partite non va bene. Quindi ci siamo concentrati sul Napoli,
poi penseremo alla Coppa Italia. Ci sono giocatori che in
Nazionale hanno giocato due partite ma abbiamo uno staff che
lavora molto bene", spiega.
Non si sbilancia sulla presenza dal 1' di Abraham, anche se
le sue quotazioni sono state al rialzo per tutta la settimana. E
probabilmente Reijnders e Pulisic saranno chiamati ancora agli
straordinari. Il derby di Coppa è una partita a cui tutto
l'ambiente tiene particolarmente ma senza Champions il
fallimento sarà certo. Conceiçao lo sa, dopotutto, come ha
spiegato lo stesso tecnico, anche lui "dipende solo dai
risultati".
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