La Chiesa di Nola è pronta a vivere
il pellegrinaggio giubilare diocesano a Roma, per attraversare
la Porta Santa. Venerdì 4 aprile, alle prime luci dell'alba,
circa 4000 fedeli si metteranno in cammino verso la Basilica di
San Pietro dove troveranno ad attenderli il vescovo Francesco
Marino che ha anticipato la partenza per prendere parte, insieme
a tre delegati diocesani, alla Seconda Assemblea del Cammino
sinodale delle Chiese in Italia, in programma a Roma, dal 31
marzo al 3 aprile.
Ogni comunità parrocchiale - sono 115 le parrocchie della
Diocesi - si è organizzata in autonomia per raggiungere Roma.
Luogo di raduno per l'inizio del pellegrinaggio diocesano è
Piazza Pia (tra Castel Sant'Angelo e Via della Conciliazione).
Da qui cominceranno a partire i gruppi per percorrere in
preghiera via della Conciliazione e portarsi in piazza San
Pietro. Completato il passaggio della Porta, tutti i pellegrini
della diocesi si ritroveranno all'altare della Confessione per
la Santa Messa con il vescovo Marino, in programma per le 13.
Alla vigilia del viaggio, il vescovo Francesco Marino ha scritto
alla Chiesa che guida dal 2017 la lettera "Uniti in Cristo nel
Battesimo. Pellegrini di speranza nella storia". Il testo inizia
con il saluto, «Grazie a voi e pace da Dio» San Paolo
«indirizzava ai cristiani di Roma che egli, pur non avendo
ancora incontrato personalmente, già sentiva cordialmente
accanto mediante la partecipazione alla medesima vocazione in
Cristo. Sono proprio questi i sentimenti del vostro vescovo, che
in questo momento desidera camminare a fianco a ciascuno di voi,
come pellegrino tra pellegrini», ha ricordato monsignor Marino.
Un viaggio, quello verso Roma, che la Chiesa di Nola vivrà da
"popolo": «Siamo l'unico popolo di Dio pellegrinante nella
storia: questa è la natura e la missione della Chiesa che con la
formula del Credo continuiamo a professare dopo 1700 dalla sua
definizione a Nicea e che a Roma rinnoveremo solennemente sulla
Tomba di San Pietro», scrive il vescovo Marino per poi
proseguire con un approfondimento delle tre caratteristiche
proprie del popolo di Dio che è un popolo sacerdotale, profetico
e regale: «Mi auguro che a Roma, proprio come frutto del
pellegrinaggio giubilare, la nostra Chiesa nolana possa
riscoprire nella fede e accrescere nella consapevolezza questa
triplice caratteristica sacerdotale-profetica-regale».
Nella lettera, il vescovo di Nola ha invitato anche a
ringraziare il Signore per il dono di Papa Francesco: «Fin dalla
Evangelii gaudium e passando per i suoi gesti e le sue scelte ci
ha sollecitato ad una pastorale capace di profezia. Anche nella
sua sofferenza è segno profetico di quella Chiesa che, pur nella
fragilità dei mezzi, continua a testimoniare Cristo. Come già
sapete, ho scritto nei mesi scorsi al Santo Padre chiedendogli
il dono per noi di passare in Basilica anche solo per un saluto;
ora sappiamo che questo non sarà possibile per le ben note
prescrizioni mediche. Tuttavia, sentiamoci profondamente uniti
in preghiera con lui e per lui. Nella Santa Messa che
celebreremo all'Altare della Confessione, proprio sulla tomba di
Pietro, chiediamo per il suo Successore la forza e il coraggio
di continuare per lungo tempo a confessare a nome di tutta la
chiesa Cristo, Figlio del Dio vivente».
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