"Il mio rapporto con il fumetto
nasce da ragazzina, poi presa dal lavoro li ho abbandonati ma
negli ultimi due, tre anni ho ripreso a leggerli, perché avevo
voglia di tornare a immaginare, lungo le strade dove il manga ti
porta". Così la cantautrice Francesca Michielin racconta al
Comicon di Napoli il suo legame con i fumetti orientali, che
l'ha portata ieri sul palco del teatro alla Mostra d'Oltremare
vestita come un personaggio di Naruto che si chiama Konan, una
donna agente dell'organizzazione segreta Alba. Michielin ha
partecipato così alla serata "One Piece, l'Odissea del nostro
tempo", una delle opere più importanti che hanno contribuito a
diffondere la tradizione manga e anime nipponiche in tutto il
mondo e che parla di libertà, di amicizia.
L'artista di Bassano del Grappa racconta che il 4 ottobre
terrà all'Arena di Verona l'unico suo concerto di quest'anno:
"Diversi cosplayer da Napoli mi hanno chiesto di poter venire
vestiti come i loro personaggi, lo stiamo studiando. In generale
con Napoli ho un ottimo rapporto, ci sono stata spesso, ho anche
scritto Bonsoir qui e ho suonato diverse volte con un pubblico
che dà belle sensazioni. Quest'anno ho anche voluto tornare alla
mia passata esperienza da cosplay e mi è piaciuto ieri essere
vestita da Konan".
"Nel mio lavoro - spiega - l'immaginazione e la fantasia sono
fondamentali e negli ultimi anni ho capito che con la musica
avevo un rapporto più tecnico mentre il fumetto migliora la
creatività. Ho ripreso a leggere i fumetti che avevo letto da
ragazzina. Mi ha fatto bene anche dal punto di vista
psicologico, per recuperare la fantasia, ma il fumetto è anche
un godimento da concedersi per un'ora che dà linfa alla
quotidianità". "Alla generazione attuale - aggiunge - servono
spazi in cui poter essere se stessi e sentirsi al sicuro,
secondo me il Comicon è uno spazio di questo tipo. I miei
genitori non capivano la passione che ho per i cosplay, che è
invece anche una ricerca della identità personale, esprimendo
parti che magari non tiri fuori. I manga portano nelle anime un
mondo colorato e propositivo con azioni fatte al 100% di
emozioni altissime. Vale molto per questa generazione che ha
vissuto anche la pandemia quando era a scuola".
Un modo di manga che si unisce alla musica di Michielin:
"Viviamo un mondo in cui molti giovani non riescono più a
immaginare il futuro perché il presente è difficile. Secondo me
la musica deve fare anche story telling, bisogna proporre mondi,
scene che ti fanno pensare a momenti che puoi vivere. Nell'arte
noi cerchiamo proprio questo". La cantautrice svela infine di
star progettando "un viaggio in Giappone. Da giovane avevo
questa fascinazione, che per me è molto forte sia nei fumetti
che nella musica".
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