Il 13 e 14 maggio Napoli diventa il
centro del dialogo sociale e della partecipazione civica con il
Forum delle Comunità Attive e delle Reti Solidali, promosso
dalla Fondazione Super Sud. L'iniziativa si svolgerà a Palazzo
Ricca, sede della Fondazione Banco di Napoli, e rappresenta, si
sottolinea in una nota, "un appuntamento chiave per rilanciare
un processo collettivo di rigenerazione urbana, innovazione
sociale e cooperazione tra istituzioni e società civile". Nato
con l'obiettivo di "creare connessioni tra realtà diverse ma
unite dalla volontà di generare cambiamento", il Forum si
rivolge a tutto l'ecosistema del terzo settore: associazioni,
cooperative, organizzazioni di volontariato, enti locali,
cittadini attivi e rappresentanti delle istituzioni saranno
chiamati a confrontarsi su nuovi modelli di sviluppo centrati
sulle comunità e le loro risorse. Il tutto "secondo una visione
di welfare generativo, che non si limita a rispondere ai bisogni
ma valorizza le energie locali e promuove la corresponsabilità
nella costruzione del bene comune".
Questa seconda edizione del Forum sarà, si aggiunge, "un
grande laboratorio di idee e pratiche condivise, in cui
discutere di politiche sociali, co-progettazione, inclusione,
riappropriazione degli spazi urbani e contrasto alla povertà
educativa. I partecipanti prenderanno parte a momenti di
confronto, lavoro e ispirazione reciproca, con l'obiettivo di
far emergere visioni comuni e progetti concreti capaci di
incidere sul tessuto sociale ed economico dei territori". Il
Forum "non vuole essere solo uno spazio di riflessione, ma anche
un'occasione per attivare reti, alleanze e nuove forme di
collaborazione tra pubblico e privato. Un'opportunità per
connettere pratiche locali e politiche nazionali, mettendo al
centro dell'agenda pubblica le sfide e le opportunità delle
comunità educanti italiane".
Il Forum delle Comunità Attive e delle Reti Solidali si
conferma così, conclude la nota, "come un'esperienza collettiva
che parla il linguaggio dell'impegno, della responsabilità
condivisa e della speranza concreta in un futuro più giusto,
inclusivo e partecipato".
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