La ricerca e le potenzialità del
Deep Blu, ossia l'impegno verso lo spazio e il mare, sono al
centro della terza edizione del Festival del Management, che si
svolge a Napoli: oltre 40 i panel e circa 200 i relatori.
Secondo il sindaco di Napoli e presidente Anci, Gaetano
Manfredi, "il nostro è il tempo della sfida della complessità.
Sotto questo aspetto, la cultura del management può dare tanto,
soprattutto se interpretata in veste sociale. Il tema del Blu
sarà parte rilevante del futuro degli studenti e della qualità
di vita di tutti. Napoli è la città della complessità, ma anche
della capacità di trovare soluzioni con l'aiuto dell'inventiva e
dell'intuizione".
"Il blu è il tema della navigazione verso nuovi orizzonti del
mare e del cielo e il management può essere la bussola di questa
navigazione. Ed è molto importante questa occasione per mettere
al centro il talento dei nostri giovani che noi formiamo ma che
poi vanno a fare sviluppo altrove. Dobbiamo abbracciare e
trattenere i nostri studenti", ha detto Roberto Vona, ideatore
del Festival.
Durante il panel inaugurale, sulle "dinamiche geopolitiche
internazionali", Luigi Casali, comandante dell'Accademia
Aeronautica militare, ha sottolineato come la formazione oggi
deve confrontarsi con le macro aree delle tecnologie e dei
domini emergenti, mentre Salvatore Vitiello, comandante del
Comando Logistico della Marina militare ha sottolineato che "per
difendere i nostri territori non basta più la presenza navale e
la deterrenza, perché bisogna saper contrastare anche un piccolo
drone che porta esplosivo". Del resto, "non si può impedire di
attraversare il Canale di Suez perché escluderebbe il
Mediterraneo dal commercio e il 90% dei traffici commerciali
avviene via mare".
Vittorio Rizzi, neo capo del Dipartimento Informazioni per la
sicurezza, ha spiegato che "il compito delle agenzie di
intelligence è quello di garantire la sicurezza del Paese, della
sua sovranità, e di tutelare le nostre imprese. Lo spazio e il
mare dal punto di vista della sicurezza sono la stessa cosa:
recentemente un satellite è stato attaccato e questo ha
compromesso un cavo sottomarino ad esso collegato. I domini
nuovi richiedono l'innovazione tecnologica che viaggia con
accelerazione progressiva e quindi richiede a tutti, anche al
legislatore internazionale, di agire. Contrariamente a quanto
alcuni ritengono, la segretezza rappresenta una forma di
democrazia".
Al dibattito è intervenuto anche Sergio Costa, vicepresidente
della Camera, che ha citato alcuni dati sulla blue economy: "il
70% del pianeta è coperto dal mare e il mare assorbe il 95%
dell'anidride carbonica. Come spiega l'Ocse, il 90% del
commercio viaggia su nave. L'aspetto economico è importante
tanto quanto la sostenibilità, devono camminare di pari passo".
Quanto allo spazio, Costa ha ricordato che secondo stime della
Nasa, "il potenziale sviluppo della space economy è pari
all'astronomica cifra di 700 quintiliardi di miliardi di
miliardi di dollari. Basta questo per capirne la rilevanza. Ma
attenzione: il sistema spazio non è di proprietà delle singole
Nazioni e per questo è decisivo aggiornar la legge di
regolamentazione che risale al 1967".
In un'altra sessione è intervenuto tra gli altri Mario
Mattioli, presidente della Federazione del mare, ch ha espresso
soddisfazione per il fatto che "finalmente le questioni del mare
entrano nell'agenda politica con l'istituzione di un dicastero
specifico e un comitato di coordinamento che coinvolge dieci
ministeri. Il 90 per cento delle merci viaggia via mare, è
un'autostrada di straordinaria importanza. Persistono criticità
che sono di natura geo-politica, di sicurezza e di scudo agli
attacchi cyber".
Alessandro Garbellini, responsabile dell'Ufficio Spazio della
Farnesina, ha a sua volta insistito sulla necessità di
aggiornare la legge di regolamentazione del 1967 e ha messo in
risalto l'impegno di un lavoro a livello nazionale e Ue
"affinché le industrie italiane accelerino lo sviluppo" sul
campo dello Spazio, soprattutto con l'attenzione ai risvolti
economici dei rapporti con i Paesi emergenti.
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