Quasi nove aziende alimentari su
dieci nel Mezzogiorno si dichiarano impattate dal cambiamento
climatico, una su due è esposta a rischi fisici o di transizione
e tutte prevedono di aumentare i propri investimenti green entro
il 2026. Sono alcuni dei dati che presentati oggi ad Agrifood
Future Research, l'evento promosso dalla Camera di Commercio di
Salerno e Unioncamere in occasione della Festa dell'Europa, alla
Sala Pasolini di Salerno.
I risultati arrivano dall'indagine condotta dal Centro Studi
delle Camere di Commercio - Istituto Guglielmo Tagliacarne
nell'ambito del progetto Pnrr Grins (Growing Resilient,
Inclusive and Sustainable), che ha coinvolto 750 imprese del
settore agroalimentare nel Sud Italia.
"Quasi il 90% delle imprese alimentari del Mezzogiorno -
sottolinea Andrea Prete, presidente di Unioncamere e della Cciaa
Salerno - è già colpito dagli effetti del cambiamento climatico,
e tutte dichiarano di voler aumentare gli investimenti green
entro il 2026. È un segnale importante, che ci dice quanto il
mondo produttivo sia consapevole della sfida. Ma è altrettanto
evidente che da solo non ce la fa: il principale ostacolo è
rappresentato dai costi elevati e dalla mancanza di risorse
interne. Come sistema camerale dobbiamo continuare a creare
condizioni favorevoli per accompagnare questa transizione,
attraverso formazione, incentivi e accesso alla finanza
sostenibile".
Al centro del dibattito i dati del progetto Grins, con un
approfondimento sulle pratiche di sostenibilità aziendale e
sulle strategie di adattamento ai rischi climatici. La tavola
rotonda della mattina ha visto la partecipazione di Ermete
Realacci (Fondazione Symbola), Albino Maggio (Università
Federico II) ed Emanuela Russo (Ordine dei Tecnologi
Alimentari). Il pomeriggio è dedicato all'innovazione e al ruolo
delle nuove tecnologie nell'agricoltura del futuro. Intelligenza
artificiale, open data e intelligenza collettiva sono al centro
della riflessione, alla luce delle esperienze e dei progetti
nati nei territori. Spazio anche al talento dei giovani con la
premiazione dei vincitori dell'Agrifood Future Award, mentre la
chiusura dell'evento guarda al futuro: quello proposto da EIT
Food e dalla Commissione Europea, che con la Vision for European
Agri-Food Systems by 2040 tracciano le linee guida per un
settore agroalimentare equo, rigenerativo e connesso ai
territori.
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