Da quasi sconosciuto in Italia a fenomeno virale. Tommy Cash con la sua Espresso Macchiato, in gara per l'Estonia all'Eurovision Song Contest, nelle ultime settimane ha fatto molto parlare, con la canzone che sbeffeggia molti dei cliché del nostro Paese, attirando su di sé anche numerose critiche per lo sberleffo ricevuto (nel testo oltre a spaghetti, ristorante, amore e così via ha inserito anche il verso 'sudo come un mafioso'). Ma il rapper 33enne non sembra preoccuparsene e si gode il successo. "C'è sempre ironia e provocazione nella mia arte, perché non prendo la vita così sul serio. O meglio, la prendo sul serio, ma con un pizzico di sale.
Ci sono già troppe cose serie nella vita - racconta durante un incontro con la stampa italiana, in vista della partecipazione all'Eurovision -. Regalare un momento che fa dire 'guarda che combina questo' è quello che cerco. Ma non voglio assolutamente offendere nessuno, non è mai stata mia intenzione. Io amo profondamente l'Italia".
E proprio da questo amore nasce la canzone, che Tommy Cash definisce un "bellissimo incidente". "Non avevo pianificato di fare una canzone in italiano, ma avevamo solo il nome: Espresso Macchiato. Sono stato a Firenze con degli amici per il mio compleanno, poi in estate a Capri con la mia ragazza: da questi viaggi inconsciamente è nata la canzone".
Eclettico, provocatorio, dissacrante, Tommy Cash racconta di essere un appassionato di musica italiana. "Ci sono tante canzoni che amo. Mentre stavamo creando Espresso Macchiato cercavo di pensare alle reference italiane che avevo. Ho pensato a Luciano Pavarotti, in famiglia lo ascoltavamo. Per me è un modello e sarebbe un sogno, un giorno, poter essere anche solo il 5% di ciò che è stato lui". Tra gli artisti di oggi apprezza Tony Effe e nei giorni scorsi sui social è apparso un video in cui i due sono insieme in studio, lasciando presupporre una possibile collaborazione. "Ci siamo solo incontrati. Abbiamo passato del tempo insieme, bevuto un caffè", taglia corto.
All'Eurovision Song Contest, che si terrà a Basilea a metà maggio, tra gli avversari avrà ben due canzoni italiane, Volevo essere un duro di Lucio Corsi e Tutta l'Italia di Gabry Ponte.
"Ho sentito che ci sono due brani italiani. L'italiano è una lingua così musicale, suona benissimo. È la migliore. Per la gara non temo nessuno, ma penso che Lucio sia un tipo figo. Io sono un tranquillo e vado d'accordo con tutti. Comunque con 300 milioni di spettatori, l'Eurovision è una grande opportunità per tutti".
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