Il tribunale di Torino ha dichiarato l'ammissibilità della class action nei confronti di Psa e Stellantis, che un gruppo di associazioni di consumatori vuole promuovere in merito al caso degli airbag difettosi montati su vetture Citroen dei modelli C3 e Ds3. Lo riferisce il Codacons in una nota, in cui ricorda che l'istanza era stata presentata da Codacons, Adusbef e Assourt, che in un comunicato affermano che "ora i proprietari delle auto potranno chiedere un risarcimento per tutti i danni, quantificati in 285 milioni", per gli elementi montati su circa 179mila veicoli.
Gli interessati, conclude l'associazione di consumatori, hanno 150 giorni di tempo per aderire all'azione collettiva.
Groupe Psa Italia e Stellantis hanno preso conoscenza dell'ordinanza emessa quest'oggi dal Tribunale di Torino, con la quale è stata dichiarata ammissibile l'azione di classe promossa dal proprietario di una Citroen C3 e dalle associazioni di consumatori, Codacons, Adusbef e Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi, Altroconsumo, Movimento Consumatori, Adiconsum e Udicon.
"Groupe Psa Italia e Stellantis, che si riservano di valutare ogni opportuna iniziativa nell'ambito del procedimento in corso, continuano a lavorare incessantemente, impiegando ingenti risorse, anche finanziare, per completare la campagna di richiamo "Stop Drive" dei veicoli C3 e Ds3 equipaggiati con airbag Takata, prontamente adottata dal costruttore e attuata da Groupe Psa Italia per tutelare la sicurezza dei clienti" fa sapere un portavoce del gruppo.
"La decisione del Tribunale di Torino - precisa - riguarda solo l'ammissibilità dell'azione di classe, e non anche i presunti profili di responsabilità di Groupe Psa Italia e di Stellantis e i danni lamentati, la cui valutazione è rimessa ad una fase successiva del procedimento".
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