Una Fiat500 elettrica e senza guidatore ha percorso circa 8 kilometri sulla Milano Serravalle, il tratto dalla stazione della metropolitana M2 di Famagosta fino alla zona di Cantalupa, punto di accesso all'autostrada A7.
E' stato un test per la guida autonoma nell'ambito del progetto Serravalle Future Drive nato dalla collaborazione con il team AIDA (Artificial Intelligence Driving Autonomous) del Politecnico di Milano, con partner tecnico Fassina.
Il progetto è quello di una navetta a guida autonoma che mira a ridurre la congestione nelle aree cittadine e promuovere l'uso del trasporto pubblico, integrando soluzioni innovative con le infrastrutture esistenti. Il veicolo, equipaggiato con la tecnologia per raccogliere e analizzare dati i in tempo reale, ha affrontato in completa autonomia situazioni complesse come immissioni e uscite autostradali, in condizioni di traffico variabile.
"È una sfida pionieristica che Milano Serravalle ha voluto cogliere, consapevole dell'importanza strategica di integrare infrastrutture esistenti e innovazione per costruire una mobilità davvero intermodale, sostenibile e al servizio dei cittadini" ha commentato il presidente Elio Catania. "Il Parlamento e il Mit in prima fila, si dovranno presto impegnare per normare la guida autonoma, una tecnologia futuribile che, come testimonia il test di oggi di Serravalle, diventerà presto realtà. Per permettere all'Italia di essere tra i primi Paesi a sfruttare le potenzialità di questa tecnologia, il Legislatore si metterà subito al lavoro per individuare un perimetro normativo sulla materia". Lo dice il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alessandro Morelli in occasione della presentazione di un prototipo di veicolo a guida autonoma sviluppato da Milano Serravalle - Milano Tangenziali e dal Politecnico di Milano.
"La tecnologia ha fatto passi da gigante - sottolinea il sottosegretario - ed è ora di adeguarsi anche a livello normativo per competere con il resto del mondo e poter offrire ai cittadini servizi di mobilità più capillari, in grado di coprire anche l'ultimo miglio, efficienti e inclusivi" conclude Morelli.
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