- Pasqua all'insegna del caro-uova, con prezzi che nella settimana prepasquale registrano aumenti del 45% rispetto allo stesso periodo del 2024. Rialzi anche per il burro fino al 40%. Volano i listini all'ingrosso delle materie prime utilizzate per la preparazione di piatti e dolci, sostenuti anche da una maggiore richiesta. E' quanto emerge dall'analisi di Bmti, sui dati rilevati dai listini delle Camere di commercio nella Settimana Santa, incentrati sulle variazioni più significative di alcuni prodotti chiave della tradizione del periodo.
Fa eccezione, nonostante l'aumento della domanda, il prezzo degli agnelli da carne in lieve flessione (-0,7%) rispetto alla stessa settimana del 2024. Al contrario, si registra un aumento del 15% per il coniglio, a causa di un'offerta limitata e una domanda leggermente più vivace.
Gli incrementi più vistosi sono stati registrati dalle uova, 2,28 euro/kg per quelle da allevamento a terra, taglia L, per la scarsa disponibilità e una maggiore domanda proveniente dall'industria di trasformazione.
Per la farina a grano tenero, dopo una marcata stabilità i prezzi hanno mostrato dei rincari a partire da metà marzo, risultando superiori di circa l'11% rispetto ad un anno fa. Rialzi, infine, non solo per il burro, ma anche la crema di latte con il 28% in più sull'anno.
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