Anche a Vinitaly il sistema Italia fa squadra per il riconoscimento della cucina italiana come Patrimonio dell'Umanità Unesco. Se ne è parlato oggi a Veronafiere, anche col coinvolgimento dello chef modenese, tre stelle Michelin Massimo Bottura, allo stand Masaf con l'evento "La cucina italiana e il valore della candidatura a Patrimonio dell'Umanità: tra tradizione e futuro".
A intervenire, figure di primo piano delle istituzioni, della cultura e del mondo enogastronomico: il sottosegretario all'Agricoltura Patrizio La Pietra, quello alla Cultura con delega Unesco, Gianmarco Mazzi, la presidente del comitato promotore Maddalena Fossati Dondero, e Pier Luigi Petrillo, direttore della Cattedra Unesco e autore del dossier, e Dominga Cotarella, presidente di Terranostra.
L'evento ha posto al centro del dibattito la candidatura della cucina italiana a Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità Unesco, fortemente voluta dal ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, sottolineandone il valore identitario, sociale e strategico. Lo stretto rapporto tra cucina, cultura e agricoltura, come hanno sottolineato i relatori intervenuti alla conferenza. Il pronunciamento dell'Unesco è atteso per dicembre 2025. Nel frattempo, il Sistema Italia si prepara a sostenere con forza questa candidatura.
Altra star della cucina, presente oggi in fiera, è Carlo Cracco che insieme alla moglie Rosa Fanti ha presentato, presso il padiglione dell'Emilia Romagna, i loro vini prodotti a Santarcangelo di Romagna. "Stiamo facendo un bel lavoro di recupero di alcuni vitigni autoctoni, tra cui il Trebbiano della Fiamma - ha spiegato Rosa Fanti - Partecipare a Vinitaly con i nostri vini, all'interno del padiglione dell'Emilia-Romagna, in un'edizione speciale come questa in cui si celebrano la cucina e il vino, per noi è veramente un sogno. Siamo contenti di essere qui e orgogliosi di questo progetto, perché il vino è una parte imprescindibile del mondo della ristorazione ed è un'evoluzione di quello che è stato il nostro lavoro fino ad oggi".
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