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Le mostre del weekend, dal Futurismo a Jago e Caravaggio

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Le mostre del weekend, dal Futurismo a Jago e Caravaggio

A Roma gli scatti del World Press Photo, a Milano Chiara Dynys

DESENZANO DEL GARDA, 07 maggio 2025, 19:19

di Marzia Apice

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il confronto tra Jago e Caravaggio, l'excursus sul Futurismo, gli scatti del del World Press Photo 2025: sono alcune delle mostre della settimana.

DESENZANO DEL GARDA - Si intitola "Mondo futurista" la mostra a cura di Giordano Bruno Guerri e Matteo Vanzan in programma dal 4 maggio al Castello di Desenzano del Garda fino al 26 ottobre.
    Offrendo una panoramica della rivoluzione culturale, estetica e formale, rappresentata dal Futurismo, l'esposizione si compone di 50 opere (olio su tela, disegni, studi preparatori, tecniche miste su tela e su carta, sculture, litografie e manifesti d'epoca) provenienti da collezioni pubbliche e private, e di una selezione di testi disposti in un percorso che inizia nel 1901 con Il lavacro dell'umanità di Gaetano Previati e si conclude nel 1942-1943 con Biliardo di Renato di Bosso.

MILANO - La Pinacoteca Ambrosiana ospita dall'8 maggio al 4 novembre "Natura Morta" dello scultore Jago, a cura di Maria Teresa Benedetti. Nella mostra l'inedito confronto con la Canestra di frutta di Caravaggio, attraverso un'opera in cui lo scultore propone una cesta non piena di frutti ma di armi, oggetti costruiti dall'uomo per uccidere, prodotti in serie, svuotati di senso eppure terribilmente reali. Dall'8 maggio al 7 settembre Chiara Dynys è protagonista a Palazzo Citterio con il nuovo progetto monografico "Once Again", a cura di Anna Bernardini. Dialogando con lo spazio, reale e fittizio, l'artista progetta e crea una gigantesca "macchina" mobile costituita da tre rulli prospettici rotanti che si snodano per dieci metri di larghezza, simulando l'andamento delle onde marine e il loro frangersi sulla battigia per una lunghezza di dodici metri.

FORLI' - "L'Acqua del Duemila" di Cosimo Veneziano a cura di Nadia Stefanel e Matteo Zauli, in collaborazione con il Museo Carlo Zauli, è in programma alla Fondazione Dino Zoli fino al 7 giugno. L'artista, scelto per il progetto che la Fondazione ha dedicato alla riflessione sulla prevenzione e la cura del territorio dopo l'alluvione del 16 maggio 2023 a Forlì e Faenza, propone per l'occasione due installazioni: al centro delle opere i ricordi degli alluvionati trasformati in "narrazioni per immagini", per costruire attraverso il medium del disegno una mappatura tangibile che racconti un immaginario collettivo fatto di presenze perdute.

TORINO - Nell'ambito della IV edizione di Liquida Photofestival, in programma dall'8 all'11 maggio 2025, al Polo del '900 di Torino la mostra "What Echoes Remain - Fotografie e archivi tra Palestina, Ucraina e identità contese", che mette insieme i lavori di Sofya Chotyrbok, Greg. C. Holland e Varvara Uhlik: dalla Palestina, indagata da Holland attraverso lo sguardo delle nuove generazioni, al conflitto russo-ucraino documentato da Chotyrbok e Uhlik, che intrecciano le proprie storie personali, il progetto esplora le eredità invisibili della guerra, riflettendo sui conflitti non vissuti direttamente, ma che lasciano comunque tracce.

ROMA - Nelle sale storiche della Biblioteca di Palazzo Corsini la mostra "Il Principe e l'Islam. Leone Caetani e l'Accademia dei Lincei", dall'8 maggio al 29 giugno. A cura di Roberto Tottoli e Andrea Trentini, la mostra mette al centro Caetani, principe, orientalista, uomo politico e di cultura, bibliofilo e viaggiatore: egli fu il primo in Europa ad analizzare le origini della storia islamica esclusivamente attraverso le fonti arabo-islamiche, interpretate con rigore critico e metodo scientifico (per questo fu Socio della Reale Accademia dei Lincei, sebbene lui non fosse direttamente legato ad alcuna istituzione accademica), e si oppose fermamente all'impresa coloniale italiana in Libia sottolineando le illusioni della propaganda governativa e la mancanza di conoscenza che la guidava.

A Palazzo delle Esposizioni dal 6 maggio all'8 giugno la mostra World Press Photo 2025: la vincitrice del premio Photo of the Year 2025 è la fotografa palestinese Samar Abu Elouf, con sede a Doha, per uno scatto realizzato per The New York Times che ritrae Mahmoud Ajjour, un bambino gravemente ferito mentre fuggiva da un attacco israeliano a Gaza. Dal 9 maggio al 10 luglio la Galleria Zema ospita "Colors", personale di Daniela Cavallo (Ostuni, 1982), a cura di Alessia Locatelli: compongono il percorso opere appartenenti all'ultima produzione dell'artista, una raccolta di 7 serie in cui Cavallo si avvale di una stratificazione di linguaggi ed espressioni artistiche, partendo dalla fotografia e arrivando all'elaborazione grafica e digitale, attraverso il disegno e la pittura. 

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