Fino al 2 giugno,
Pietrasanta (Lucca) ospita Human Connections, la mostra
personale dello scultore Filippo Tincolini (Pontedera, 1976).
Oltre 40 le sculture, di grandi e medie dimensioni, allestite
nei luoghi simbolo della città: piazza Duomo, piazza Carducci,
il Complesso di Sant'Agostino e il pontile di Marina di
Pietrasanta. L'esposizione, promossa dal Comune di Pietrasanta,
è realizzata in collaborazione con galleria Liquid art system e
Treccani Esperienze.
La ricerca artistica di Tincolini si basa su una costante
sperimentazione, si spiega in una nota, che fonde la tradizione
scultorea con le più moderne tecnologie. Il suo processo
creativo combina strumenti classici come scalpelli e lime con
modelli digitali, scanner 3D e robot antropomorfi. Il risultato
sono sculture simboliche, a tratti surreali, caratterizzate da
una lavorazione raffinata e levigata, capaci di creare
connessioni tra mondi, tecniche e periodi diversi. Tutte le
opere in mostra sono in marmo, ad eccezione di Spaceman Light
Blue, una scultura alta 4 metri e mezzo, realizzata in resina e
collocata in piazza Carducci. "Con grande emozione presentiamo
le imponenti installazioni di Filippo - commenta Franco Senesi,
ceo di Liquid art system -, dopo l'esposizione estiva nella
piazzetta di Capri la scorsa estate, dimostrando il nostro
costante impegno nella promozione di talenti emergenti e
nell'offrire loro un palcoscenico di risonanza globale". Alberto
Stefano Giovannetti, sindaco di Pietrasanta sottolinea:
"Abbiamo avviato un percorso di confronto e progettazione
condivisa con la città per costruire un piano strategico della
cultura 'cucito' sulla Pietrasanta del futuro e che, speriamo,
sia anche un viatico per la candidatura a Capitale Italiana
dell'arte contemporanea 2027".
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