La lectio magistralis di Martin
Kemp, professore emerito della Oxford University e storico
dell'arte di fama mondiale, dal titolo 'Icons of science',
aprirà il 15 aprile a Palazzo Vecchio le celebrazioni per i 100
anni del museo Galileo di Firenze. Sono previsti eventi,
spettacoli, aperture serali, mostre e convegni. Il 7 maggio, in
occasione dell'anniversario ufficiale della fondazione, le porte
del Museo Galileo saranno aperte in via straordinaria fino alle
23. Alle 21 sarà il momento del debutto dello spettacolo
teatrale 'Caterina, la madre di Leonardo', un dialogo a cura
della Compagnia Oltre, liberamente tratto dal romanzo Il sorriso
di Caterina di Carlo Vecce.
A giugno aprirà la mostra 'Cento anni di storia della scienza
a Firenze' (20 giugno-19 ottobre), che esporrà - è stato
spiegato nel corso di una conferenza stampa - "edizioni rare e
pregiate, manoscritti e documenti scientifici raccolti e
conservati nella biblioteca del museo". Dal 19 al 21 novembre si
terrà il convegno internazionale 'Scaling the Cosmos:
Instruments and Images of the Universe' mentre dal 24 al 28
novembre ci sarà la Winter School di Storia della Scienza, in
collaborazione con la Società Italiana di Storia della Scienza.
Nel biennio successivo (2026-2027) aprirà il GalileoLab nel
complesso di Santa Maria Novella: ospiterà eventi curati dal
museo con l'obiettivo di offrire ai residenti, alle scuole, al
turismo nazionale e internazionale percorsi di conoscenza
alternativi rispetto ai tradizionali. "Festeggiamo i 100 anni da
quella data per noi importante del 7 maggio 1925 quando nacque
nell'Università di Firenze l'Istituto di storia delle scienze -
ha ricordato Roberto Ferrari, direttore esecutivo del Museo
Galileo - Era un'idea che da tempo Andrea Corsini, il fondatore,
portava avanti: due anni prima aveva creato un gruppo per la
tutela del patrimonio storico scientifico e quindi gli sembrava
naturale proprio a Firenze dar corpo a questa idea di continuare
a studiare strumenti che avevano cessato la loro vita utile. Per
farlo intuisce che vanno tenuti insieme i libri, gli strumenti e
una comunità di studiosi che dà valore ad una storia a quel
tempo poco frequentata e ancora oggi in ombra rispetto alla più
celebre storia dell'arte".
La rettrice dell'Università di Firenze Alessandra Petrucci ha
parlato, a proposito dei rapporti col museo, di "storie
intrecciate che continuano a intrecciarsi. Vedo tanti modi di
collaborare, tante attività che si possono fare in comune". "Il
Museo Galileo è importante per la città, qui si fa un lavoro
straordinario", ha detto l'assessore alla cultura Giovanni
Bettarini.
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