Corsi da subito, già dalla scuola materna per insegnare alle bambine e ai bambini ad evitare gli stereotipi e i pregiudizi di genere e dire fine alla violenza contro le donne.
La fondazione Giulia Cecchettin ha iniziato il suo lavoro e con il suo comitato scientifico sta preparando corsi per insegnanti e per ragazzi delle scuole. Lo ha spiegato Gino Cecchettin, il padre di Giulia, rapita e uccisa dall'ex fidanzato l'11 novembre 2023, in un incontro che ha avuto con gli studenti al festival dei diritti umani in corso a Milano, uno dei tanti appuntamenti a cui partecipa per fare in modo che femminicidi come quello di cui è stata vittima sua figlia non avvengano più.
"I femminicidi - ha ricordato - sono la punta dell'iceberg perché contiamo più di cento vittime ogni anno ma migliaia e migliaia sono le violenze quotidiane vissute da donne". "Dalle leggi il patriarcato è stato abolito, ma lo sono stati anche i furti e gli omicidi. Eppure non è che fatta la legge sistemato il problema sociale quindi dobbiamo anche decostruire i comportamenti che portano tutti i giorni ad essere sessisti, maschilisti, dalle classiche battutine da spogliatoio, e lo dobbiamo fare tutti i giorni nella vita".
Con i corsi della fondazione "vorremmo cominciare in età prescolare e con le prime classi elementari. Abbiamo già progetti che stiamo mettendo su carta e vorremmo partire il prossimo anno scolastico per fare formazione a docenti e studenti".
"L'idea - ha aggiunto - è di finanziare anche altri progetti. Lo stiamo facendo nel Veneto ma l'intenzione è di arrivare in tutte le scuole d'Italia" ha concluso aggiungendo che c'è già anche un progetto che coinvolge direttamente il comitato scientifico "in tre o quattro Regioni per la formazione di insegnanti per la scuola primaria".
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