Le ultime due produzioni operistiche viste nei giorni scorsi in Emilia-Romagna, I vespri siciliani di Verdi a Bologna e Il barbiere di Siviglia di Rossini a Ravenna, hanno registrato un grande successo di pubblico pur trattandosi di due spettacoli che hanno debuttato in altre città, frutti di coproduzioni. E se le due recite del capolavoro rossiniano messe in scena da Fanny & Alexander hanno convinto da subito sia per la leggerezza della scrittura del pesarese che per quella della regia di Luigi De Angelis, il colossal verdiano ha registrato una crescita costante nel corso delle cinque rappresentazioni dopo un debutto alquanto faticoso.
Opera che fa da spartiacque nella produzione di Verdi, I vespri a Bologna non si vedevano dal 1986 quando a resuscitarli furono due giganti del teatro musicale come Luca Ronconi e Riccardo Chailly (spettacolo ancora oggi ritenuto di riferimento): la nuova produzione si basava sull'allestimento di Emma Dante omaggio alle vittime di Mafia realizzato l'anno scorso a Palermo in occasione del trentennale delle stragi di Capaci e di Via D'Amelio, ricco di tutta la sicilianità sempre presente negli spettacoli della regista palermitana. Adattato e ridotto per il nuovo palcoscenico del Comunale Nouveau, l'attenzione si è spostata tutta sulla realizzazione musicale che ha proposto un doppio cast dove a prevalere sono state le due voci gravi, e dove invece è apparsa ancora una volta evidente l'isufficienza dei due tenori che si sono alternati nel ruolo di Arrigo.
Oksana Lyniv, dismessi i panni a lei congeniali di direttrice wagneriana, al debutto con I vespri siciliani ha convinto appieno con una direzione equilibrata fin dalle prime note della celebberrima sinfonia e comunque sempre al servizio del palcoscenico. Dove hanno primeggiato i bassi Riccardo Zanellato e Fabrizio Beggi, i baritoni Franco Vassallo e Gustavo Castillo, i soprani Roerta Mantegna e Sara Cortolezzis. Eccellenti, ma non è più una novità, orchestra e coro. In un teatro riempito per due terzi, a trionfare è stata l'ormai amatissima Oksana Lyniv.
A Ravenna, Teatro Alighieri invece esaurito e trionfo per tutti gli artisti.
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