Un anno fa era stata vittima di un
tentativo di truffa, nei giorni scorsi si è trovata nuovamente a
dover affrontare un raggiro, ma questa volta i due presunti
responsabili sono finiti in cella. I militari di Roccabianca
(Parma) hanno arrestato un 21enne e un 30enne di origini
campane, accusati di tentata truffa aggravata: con la tecnica
del "finto maresciallo" avevano preso di mira una 70enne
residente nel comune della bassa parmense.
"Suo figlio è stato coinvolto in un terribile incidente
stradale rischia l'arresto" le hanno detto al telefono. Secondo
il racconto del finto maresciallo "un bambino di otto anni e sua
madre avevano riportato ferite gravissime in uno schianto
causato dal figlio dell'anziana". Sempre al telefono, le avevano
proposto di "alleggerire" la posizione del figlio pagando con
denaro e gioielli. Assicurandole che una pattuglia sarebbe stata
inviata a casa sua per prelevare i soldi e i preziosi. La 70enne
ha finto di credere alla storia e, con uno stratagemma, si è
allontanata dal telefono fisso, mantenendo la comunicazione
aperta, mentre con il suo cellulare ha allertato il vero
comandante della stazione locale. I carabinieri si sono subito
diretti verso l'abitazione mentre il truffatore cercava di farsi
dire quanti contanti e gioielli avesse in casa, assicurandosi
che fosse sola, invitandola a pesare i preziosi in oro, a
riporli in un sacchetto, attendendo sulla strada l'arrivo della
pattuglia. I militari di Roccabianca, appostati di fronte alla
villetta, hanno notato un'auto scura arrivare dal centro del
paese. Un uomo è sceso e si è diretto verso la vittima che lo
attendeva dietro il cancello con il sacchetto dei valori in
mano. Proprio nel momento in cui il truffatore stava per
impossessarsi del bottino è stato bloccato dal comandante della
stazione. Contemporaneamente, un altro militare ha immobilizzato
il complice, rimasto a bordo dell'auto. Presi in flagranza, i
due sono stati portati in carcere. Il giudice, ha convalidato
l'arresto e ha disposto per entrambi i domiciliari.
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