Un focus sul teatro contemporaneo
della penisola iberica che porta i protagonisti della scena
teatrale europea nei principali luoghi culturali di Ravenna, dal
Teatro Rasi al Museo d'Arte della Città, dalle Artificerie
Almagià al Teatro Socjale e, per la prima volta, al Cimitero
monumentale: è l'ottava edizione di Polis Teatro Festival in
programma dal 2 all'11 maggio nella città romagnola dei mosaici.
Con la direzione artistica di Davide Sacco e Agata Tomsic di
ErosAntEros, la rassegna quest'anno propone la novità Polis
Neon, la sezione dedicata alla scena under35 italiana,
realizzata con il sostegno del MiC e di Siae nell'ambito del
programma "Per Chi Crea".
Più di 35 appuntamenti tra spettacoli ed eventi con nomi di
spicco della nuova scena teatrale europea, otto prime nazionali
e momenti di confronto, tavole rotonde tra artisti, studiosi e
operatori internazionali. Dittature, colonialismo, pensiero
utopico, femminismo, queerness, multiculturalismo e scambi
intergenerazionali sono alcuni dei temi trattati nelle due
settimane di programmazione, confermando e rafforzando la
vocazione del festival alle tematiche della difesa dei diritti
civili.
Tra i tanti spettacoli si segnalano le prime nazionali del
lavoro della compagnia AriaTeatro, Rita, tratto dal testo della
drammaturga catalana Marta Buchaca (7 maggio); Un'Odissea Teen
della compagnia La Mecànica (8-9 maggio); la performance
Manifesti per dopo la fine del mondo, della formazione
portoghese Os Possessos (10-11 maggio); Rui Pina Coelho,
drammaturgo e professore di Lisbona, che presenta la
"conferenza-spettacolo" Icaria, Icaria, Icaria, un progetto che
vuole discutere le possibilità del teatro politico nel 21/o
secolo (10-11 maggio); Signora Dittatura della compagnia
spagnola Hermanas Picohueso, che affronta gli anni della
dittatura franchista attraverso un dispositivo
scenico-drammaturgico multidisciplinare (10 maggio).
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