Dopo otto mesi in carcere il Gip
Domenico Truppa ha concesso gli arresti domiciliari, con
braccialetto elettronico, a Mohamed Omar, imprenditore arrestato
il 9 ottobre a Bologna nell'ambito di un'inchiesta della Dda di
Bologna, l'operazione 'Sceicco' dove è accusato a vario titolo
di diversi reati legati al riciclaggio dei proventi della
criminalità organizzata in città, attraverso la gestione di
locali di ristorazione.
Il giudice ha accolto l'istanza del difensore dell'indagato,
avvocato Fausto Bruzzese, ritenendo affievolite le esigenze
cautelari, sottolineando come lo stesso difensore abbia
documentato più che positive condizioni soggettive sulla
situazione personale e familiare e tenendo conto anche delle
dichiarazioni parzialmente ammissive, in relazione ad alcune
contestazioni, fatte negli interrogatori degli ultimi mesi.
I domiciliari, con il controllo del dispositivo elettronico,
sono dunque ritenuti la misura adeguata per soddisfare le
esigenze cautelari, visto il lasso temporale passato in carcere.
E anche recenti accuse sulla disponibilità di due armi da fuoco
non modificano questa convinzione del giudice. La premessa del
provvedimento è che non è in discussione la sussistenza di gravi
indizi di colpevolezza per il 39enne originario di Crotone.
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