BRUXELLES - "Non possiamo fare commenti. La situazione è complicata, non c'è ancora una decisione". Lo ha detto l'avvocato di Niccolò Figà-Talamanca, Barbara Huylebroek, al termine delle udienze per il riesame della custodia cautelare del responsabile dell'Ong 'No Peace Without Justice' e di Francesco Giorgi, braccio destro dell'ex eurodeputato Antonio Panzeri, tutti in carcere per il Qatargate. Inseguito dai giornalisti che gli chiedevano se fosse ottimista, l'avvocato di Giorgi, Pierre Monville, si è limitato a replicare: "Sempre". Le udienze sono durate 3 ore. La decisione della Camera di consiglio sarà resa nota nel pomeriggio.
Tornano libere Maria Dolores Colleoni e Silvia Panzeri, moglie e figlia dell'ex eurodeputato Antonio Panzeri. Lo ha deciso la Corte d'Appello di Brescia revocando le misure cautelari dei domiciliari dopo che i magistrati belgi che indagano sul Qatargate hanno rinunciato alla consegna delle due donne. Le due sezioni penali della Corte di Appello di Brescia, scrive il presidente della Corte Claudio Castelli, "hanno preso atto della nota dell'Ufficio Istruzione di Bruxelles pervenuta ieri pomeriggio che rinuncia alla procedura di consegna e hanno revocato la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Silvia Panzeri e di Colleoni Maria Dolores".
Per il resto, "i procedimenti sono allo stato avanti alla Corte di Cassazione, ove i provvedimenti di consegna erano stati impugnati, che quindi potrà provvedere quanto alla consegna". Ovvero i due ricorsi della difesa non saranno più discussi, perché anche in quella sede si dovrà prendere atto della rinuncia alla consegna. La Corte bresciana ha di fatto annullato, dunque, il pronunciamento con cui nelle scorse settimane aveva dato il via libera al trasferimento delle due donne, ai domiciliari da dicembre, in un carcere del Belgio.
La mossa del giudice Michel Claise di rinunciare alla consegna è la conseguenza dell'accordo raggiunto con Antonio Panzeri. L'ex parlamentare Ue ha dato la sua disposizione a collaborare, in cambio di un anno di reclusione e la confisca di un milione di euro, più o meno la somma dei soldi trovati nella sua abitazione di Bruxelles, nella casa della famiglia a Calusco D'Adda, nella Bergamasca, e sui conti correnti intestati a lui e alla figlia.
Le due sezioni penali della Corte di Appello di Brescia, scrive il presidente della Corte Claudio Castelli, "hanno preso atto della nota dell'Ufficio Istruzione di Bruxelles pervenuta ieri pomeriggio che rinuncia alla procedura di consegna e hanno revocato la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Silvia Panzeri e di Colleoni Maria Dolores". Una collaborazione che, in merito a figlia e moglie, ha fatto cadere le esigenze investigative anche se, come ha spiegato il difensore Angelo De Riso che assiste le indagate col collega Nicola Colli, non appena sarà possibile le due donne renderanno interrogatorio ai magistrati del Belgio.
Francesco Giorgi e Niccolò Figà-Talamanca, arrestati lo scorso 9 dicembre per il Qatargate, per ora restano in carcere. E' la decisione presa dalla Camera di consiglio del tribunale di Bruxelles, secondo quanto riferisce la procura federale belga, dopo il riesame della custodia cautelare di entrambi gli indagati. Se entro 24 ore gli avvocati di Giorgi e Figà-Talamanca dovessero presentare ricorso, una nuova udienza sarà fissata entro quindici giorni.
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