"Ad oggi è inconfutabile la
necessità di adattarsi a un contesto economico oscillante tra
fragilità e ripresa". Lo ha detto Alessandro Minon, coordinatore
del Progetto Sistema NordEst e presidente di Finest,
sottolineando come le strategie di presidio sui mercati esteri
richiedano tempestività ai cambiamenti, pragmaticità e
concretezza.
Il presidente di Confindustria Ud, Luigino Pozzo, ha
evidenziato come i nuovi equilibri geopolitici impongano di
ripensare le strategie di internazionalizzazione, ponendo
particolare attenzione ai paesi dell'Est e ai Balcani.
"Recuperare le filiere produttive trasferite verso Oriente sarà
cruciale per la messa in sicurezza industriale europea. Il
Nordest ha sempre dimostrato una straordinaria capacità di
adattamento, sapremo affrontare anche questa sfida".
Minon ha anche evidenziato l'importanza dell' efficienza
produttiva e del controllo della catena di approvvigionamento
come pilastri della competitività. "Le strategie di
friendshoring e nearshoring non solo rispondono alle sfide
attuali, ma rappresentano l'evoluzione
dell'internazionalizzazione".
L'assessore regionale alle Attività produttive e Turismo,
Sergio Emidio Bini, ha sottolineato l'importanza della sinergia
territoriale, ricordando il piano "Agenda Fvg Manifattura 2030",
che prevede risorse iniziali per 107,5 milioni di euro e, per il
2025, il lancio di 11 nuovi bandi a sostegno dell'
internazionalizzazione e della ricerca di nuovi mercati.
"L'alleanza con Regione Veneto e Provincia Autonoma di Trento e
strumenti come lo Sportello Sprint e Finest sono risorse
concrete per affrontare le sfide globali".
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