C'è un po' di tutto
nella coda di persone che vogliono oggi entrare nella basilica
di San Pietro dove è stata esposta la salma di Benedetto XVI.
Sacerdoti, suore, ma anche famiglie e semplici turisti.
C'è chi è qui per chiedere una grazia. E' una famiglia
arrivata da Forlì. La figlia, Maria Chiara di 16 anni, dice:
"Nonostante io non l'abbia mai conosciuto come mio Papa, so che
è stato importante per la cristianità e quindi i miei genitori
mi hanno portato con loro anche per avvicinarmi alla sua figura
e per chiedere delle grazie".
In fila anche don Igino, sacerdote originario della Guinea
equatoriale, e a Roma per motivi di studio. "Benedetto XVI è
stato un cercatore della verità. Io sono un missionario
clarettiano, non l'ho conosciuto personalmente, come invece
conosco Francesco, ma ho letto i suoi libri, conosco il suo
pensiero e ho ritenuto importante oggi essere qui".
C'è anche la famiglia francese, due giovani genitori e tre
bambini, dei quali uno sul passeggino e uno in braccio. "Perché
siamo qui? Per visitare la basilica". E il fatto che oggi sia
esposta la salma di Razinger "è una coincidenza". Sono molti
infatti i turisti in Piazza San Pietro, anche perché sono giorni
di vacanze scolastiche e per molti anche ferie dal lavoro. Si
riconoscono dalle cuffiette con le quali possono ascoltare le
loro guide che continuano a ripetere: "Ci dispiace, siamo
desolati, ma è meglio non entrare in basilica, oggi c'è troppa
fila...".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA