In occasione del terzo
anniversario, il Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana (Mei)
apre gratuitamente al pubblico sabato 10 e domenica 11 maggio,
dalle 11:00 alle 19:00 (ultimo ingresso ore 18:00). Il weekend
propone un ricco programma di eventi gratuiti per adulti,
famiglie e bambini. Sabato 10 alle 16:00, conferenza con Alberto
Grandi (Università di Parma) sul legame tra cibo e migrazione. A
seguire, alle 17:30, visita guidata "Cibo ed emigrazione tra
Ottocento e primo Novecento". Per i bambini dai 3 anni sarà
disponibile un'area didattica dedicata. Chiusura con un
aperitivo conviviale. Domenica 11 alle 16:00, visita guidata
sull'emigrazione italiana degli ultimi 150 anni. Alle 17:30,
concerto narrato "Americhe: Andata e Ritorno" con il chitarrista
Beppe Gambetta. Prenotazione obbligatoria su Eventbrite.it per
tutti gli eventi.
Una ricorrenza speciale per celebrare il museo e riflettere
sulle sue prospettive future, come racconta il presidente Paolo
Masini: "Il Mei è un museo giovane, ma ha già percorso molta
strada e ancora tanta ne farà. Lo immagino come un grande
albero: ha le radici ben piantate nella nostra terra, ma
diffonde i suoi frutti in giro per il mondo. Proprio come uno
dei nostri emigranti. Lo abbiamo dimostrato unendoci al tour
della Vespucci con la Mei Experience Room, che ha portato le
nostre storie nei diversi continenti - dice Masini -. Lo abbiamo
fatto con la Crociera delle Radici, in occasione del 150º
anniversario dell'emigrazione italiana in Brasile: un viaggio
unico, da Genova a Santos. Abbiamo costruito collaborazioni
internazionali importanti, a partire da quella con Ellis Island,
fino al grande convegno Diaspore dello scorso dicembre. Tutto
questo dimostra come il Mei sia ormai un punto di riferimento
mondiale nel settore. Ora ci attendono nuovi progetti, come il
Civico delle Radici, che permetterà alle case natie dei nostri
emigranti di raccontare la propria storia in modo innovativo. È
un'impostazione che guarda al futuro - prosegue -, con un
passaggio di testimone che vedrà protagoniste le scuole. È un
grande lavoro di squadra, che sa leggere l'attualità: dall'80º
anniversario della Liberazione, al lavoro su Mario Bergoglio,
fino al nuovo Papa e alle sue origini italiane. E presto
presenteremo anche il Progetto Giubileo. Credo davvero che ciò
che stiamo costruendo, con tutta la cura che merita, sia la più
grande narrazione popolare e collettiva di questo Paese. E per
questo, il compleanno del Mei è anche un po' il compleanno di
tutti noi".
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