Quasi tre ore di danza, e quella più magica, per la prima edizione del Gala Fracci, l'evento che il Teatro alla Scala e il Direttore del Ballo Manuel Legris hanno deciso di realizzare ad ogni stagione in omaggio alla grande etoile morta il 27 maggio dello scorso anno, e per convogliare e celebrare nel suo nome il balletto con un ampio respiro internazionale.
Tutto esaurito il teatro, e sul palco, a renderle un tributo sulle punte, invitati i grandi protagonisti scaligeri, da Roberto Bolle a Nicoletta Manni, nomi storici come Alessandra Ferri e ospiti internazionali come Carsten Jung.
Proprio dal ballerino di punta per molti anni dell'Hamburg
Ballett, l'omaggio più emozionante. Jung ha portato infatti alla
Scala per la prima volta un estratto da L'heure exquise (regia e
coreografia Maurice Béjart, musica Gustav Mahler - Variazioni su
un tema di Samuel Beckett), insieme alla Ferri nella parte di
Winnie, ruolo che Béjart aveva creato apposta per la Fracci.
Applausi per tutti, in particolare a Marianela Nuñez, principal
del Royal Ballet, protagonista assieme a Roberto Bolle del passo
a due da La vedova allegra e poi anche di Onegin di John Cranko.
Direttore d'orchestra Valery Ovsyanikov, nel gala dedicato
alla grande ballerina, morta all'età di 85 anni, non potevano
mancare diversi suoi classici come Lo schiaccianoci (nella
coreografia e regia di Rudolf Nureyev) e Giselle.
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