Sono centomila i visitatori che
dallo scorso 23 novembre sono entrati alle Gallerie d'Italia in
piazza Scala per ammirare la mostra 'Il genio di Milano.
Crocevia delle arti dalla Fabbrica del Duomo al Novecento' che
chiuderà il 16 marzo. E proprio nell'ultimo giorno di chiusura
domenica prossima l'ingresso sarà gratuito.
Il genio di Milano - curata da Marco Carminati, Fernando
Mazzocca, Alessandro Morandotti e Paola Zatti - racconta sette
secoli di un luogo capace di accogliere e far fiorire talenti
di tutto il mondo, che si trattasse di Leonardo Da Vinci,
Tiepolo o Lucio Fontana, l'artista nato in Argentina che negli
anni '50 del Novecento ha progettato una versione della Quinta
porta del Duomo.
Fil rouge di questi secoli di storia è proprio il Duomo, non
a caso definito anche la "cattedrale degli stranieri", fin dalla
posa della prima pietra nel 1386, quando arrivarono per
realizzarlo maestranze da Francia e Germania, che poi
insegnarono il 'mestiere' ai milanesi. Fra le opere in mostra
disegni di Leonardo Da Vinci, inclusa la lettera di
presentazione - oggi sarebbe un curriculum - che inviò a
Ludovico il Moro ed è normalmente custodita dalla biblioteca
Ambrosiana, quadri di Jan Brueghel, Francesco Hayez e Giuseppe
Pelizza da Volpedo.
In continuità ideale con la mostra, il 21 marzo alle ore 17
nella sala delle Accademie della Veneranda Biblioteca Ambrosiana
è in programma il convegno "Cultura ed economia: Milano e il suo
genio per la civitas di domani" con Giovanni Bazoli, presidente
emerito di Intesa Sanpaolo, il Prefetto del Dicastero per la
Cultura e l'Educazione della Santa Sede, il cardinale José
Tolentino de Mendonça insieme e Paolo Grandi di Intesa Sanpaolo.
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